Una storia vera, che si mescola al mondo magico e incantato di Harry Potter.
La domanda che ci si pone spesso è se il favoloso mondo di Harry e i suoi personaggi sono solo il prodotto della grande immaginazione di J.K. Rowling.
Non è del tutto così.
Esiste infatti un personaggio, uno soltanto, che nella realtà è esistito davvero e al quale la Rowling si è ispirata moltissimo:
Natalie McDonald.

La piccola Natalie era malata di leucemia e Harry Potter era l’unico suo respiro durante le lunghe giornate di malattia e di chemio.
Un vero e proprio prozac.
Natalie, aiutata dalla mamma, chiese un autografo alla Rowling ma la scrittrice decise di andare oltre.

Natalie infatti era diventata un personaggio, una streghetta.
L’unica realmente esistita inserita in quelle pagine di fantasia.

La scuola di Hogwarts e il Cappello Parlante l’avevano destinata alla casa di Grifondoro, la stessa di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger.

[…] “Spero che quelli di Grifondoro di quest’anno siano all’altezza della situazione”, disse Nick-Quasi-Senza-Testa, applaudendo quando ‘McDonald, Natalie’ si univa al tavolo di Grifondoro. “Non vorremo perdere la nostra serie di vittorie, vero?”.
[..]

Il passaggio del libro che citava Natalie.
Purtroppo Natalie non lesse mai del suo ingresso a Grifondoro, poichè morì poco prima dell’uscita del libro, a soli 9 anni.
La Rowling e la mamma della piccola divennero amiche e ora, per sempre, nel libro “Harry Potter e il calice di fuoco” c’è indelebile il nome della piccola Nat.

Il grande cuore della Rowling non smette mai di stupire.

 

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