Una storia che fa male.
Un ultimatum che nessuno dovrebbe affrontare.
“O me o il bambino”

Queste sono le parole di Ruzan Badalyan che subito dopo il parto ha deciso di abbandonare il figlio, affetto da sindrome di down.
In Armenia, un bambino con questa disabilità è considerato, purtroppo, ancora oggi, una vergogna per tutta la famiglia.
Il marito però, Samuel Forrest, non ha avuto dubbi e messo davanti a questa scelta ha deciso di rimanere con il piccolo Leo.

“Quando mi hanno detto che Leo era down ho avuto un attimo di shock, ma poi l’ho guardato e me ne sono innamorato. Ai medici ho subito chiarito che l’avrei tenuto con me, perché a differenza di mia moglie, l’idea di abbandonare Leo non mi ha mai neanche sfiorato”

Nel momento in cui Samuel ha scelto Leo, la moglie ha deciso di divorziare e a quel punto il papà ha deciso di tornare in Nuova Zelanda con il bimbo.

(foto: Web)
(foto: Web)

Attraverso la pagina “Portiamo a casa Leo”, Samuel è riuscito a raccogliere una cifra che gli permettesse le cure adeguate per il suo bambino, almeno per il primo anno di vita. Parte del denaro raccolto lo devolverà alle famiglie armene che crescono figli disabili nonostante l’opinione pubblica e all’orfanatrofio del paese che si prende cura dei bambini down che vengono abbandonati.

Del bello in questa storia c’è:
scoprire che esistono ancora dei veri Uomini, ottimi Super Papà.

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