Una nuova legge che lascia senza parole.
Non a caso, la lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente annuncia “battaglia” contro i contenuti del decreto legislativo approvato dal governo il primo del mese.
La presidente Michela Brambilla ha promesso dure battaglie in parlamento durante la conferenza stampa convocata al canile di Segrate.

Una nuova normativa che non penalizza sono gli animali: il decreto legislativo fa in modo che lo Stato non si occupi dei crimini “minori”, secondo una scala del tutto discutibile.

La nuova normativa avrebbe dunque effetto anche sui reati commessi a danno di animali, togliendo ogni efficacia all’azione penale, tutte le norme che sanzionano l’uccisione e il maltrattamento di animali.

“È infatti previsto dal decreto che se i reati per cui si procede sono puniti con la reclusione fino a cinque anni, e se l’offesa “è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale”, il processo potrà chiudersi con l’archiviazione o con la sentenza di assoluzione.”

La Brambilla si sfoga:

“Al massimo i colpevoli rischieranno di pagare risarcimenti in sede civile. Se questo fosse l’esito finale, saremmo di fronte ad una colossale amnistia preventiva sui reati commessi a danno degli animali: i procedimenti per uccisione, abbandono, traffico di cuccioli, combattimenti, sevizie, finirebbero, quasi sempre, nel calderone di quelli da chiudere ‘per particolare tenuità del fatto’, vanificando all’istante i faticosi progressi della legislazione penale nell’ultimo ventennio”.

Per il governo sono condotte di «particolare tenuità» e viaggia veloce lo schema di decreto legislativo che su di esse incide, dando attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa a prova e le misure alternative al carcere. Questa prevede l’archiviazione per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore a un massimo di 5 anni. In alternativa si può versare un obolo.

Non solo maltrattamento degli animali ma anche il furto semplice, per esempio. Lo stesso vale per violenza privata, danneggiamento e truffa, tutte considerate condotto tenui, e che non prevedono il carcere.

Nel frattempo su «Change.org», su «Balzoo», su «Firmiamo» si trovano petizioni e facsimili di lettere da inviare a Renzi, perché receda da questo intento e tutte le associazioni che si occupano di benessere e diritti per gli animali invitano a bombardare di mail il governo e il parlamento. Il 24 gennaio è prevista una mobilitazione generale.

 

Ben tornati nel Far West.

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