Gatti e alberi di Natale rappresentano un binomio di opposti, un po’ come l’acqua e l’olio. Quanti proprietari di gatti, ogni anno, desistono dal realizzare l’albero di Natale perché sanno che ben presto sarà distrutto dal loro amico a quattro zampe? E quando non lo fanno per timore che il micio si faccia male?

È un dilemma diffuso e abbastanza comprensibile, ma ci sono escamotage per salvare capra e cavoli. Ops, gatto e albero.

Perché i gatti sono attirati dagli alberi di Natale?

Popsugar ha sentito alcuni veterinari: la ragione per cui i gatti sono attirati dagli alberi di Natale – a volte anche per sedercisi alla base – risiede nel fatto che sono attratti dalle decorazioni, soprattutto per giocare con le palline.

A questo si aggiunge il fatto che i gatti amano stare in alto e nascondersi, azioni che possono essere fatte appunto su un albero.

I possibili rischi per il gatto (e per l’albero)

Gatti e alberi di Natale
Fonte: iStock

C’è chi teme per l’incolumità dell’albero, ma anche chi teme per l’incolumità del gatto non ha certo torto. Per esempio i mici potrebbero ingoiare alcune piccole parti degli ornamenti, dai gancetti delle palline ai capelli d’angelo.

Se l’albero è vero, inoltre, gli aghi di abete, abete rosso o pino che si usano in questi casi, possono risultare tossici se ingeriti, causando anche gravi problemi all’apparato gastroesofageo dell’animale.

Senza dimenticare che alcuni alberi vengono messi in acqua irrorata con additivi per prolungare la “vita” dell’albero, e anche quelli sono dannosi per stomaco, fegato e reni.

C’è poi la questione delle luci: se il gatto mastica i cavi, può incorrere in uno choc elettrico, tra ustioni, aritmia cardiaca, difficoltà respiratorie. E, aggiunge PetMd, può perfino morire.

Gatti e alberi di Natale: 5 consigli per una convivenza pacifica

Gatti e alberi di Natale
Fonte: iStock

1. Scegli un albero artificiale (oppure un presepe)

Sicuramente con un albero artificiale si ovvia all’ingestione degli aghi veri e alla contaminazione da additivi nell’acqua, ma comunque gli alberi artificiali sono comunque dannosi se avviene ingestione di parti di plastica (senza dimenticare che la produzione e lo smaltimento di questi alberi costituisce un danno ambientale). Corollario di questo consiglio è inoltre: scegliete decorazioni quanto più innocue possibile: decorazioni in stoffa, in carta o in legno possono andar bene. Altrimenti potete sempre ripiegare su un presepe, purché lo posizioniate in un posto inaccessibile ai gatti di casa.

2. Metti un recinto

A proposito di rendere inaccessibile qualcosa, lo si può fare anche con l’albero di Natale, allestendo un recinto intorno alla pianta. Può funzionare, ma con i mici più vivaci. Si possono aggiungere inoltre dei fissaggi, per esempio al muro, o ancora dei contrappesi alla base, per evitare che l’albero vada giù al primo “attacco”.

3. Usa un repellente naturale

Tutti abbiamo degli odori sgradevoli che ci repellono particolarmente. Per i gatti è l’odore dell’aceto: si può utilizzare un mix di acqua e aceto da spruzzare con un diffusore sull’albero, per ovviare all’avvicinamento dei mici. Naturalmente questo non lo si può fare una volta e basta, ma si deve ripetere anche più volte al giorno, perché quell’odore evapora ovviamente con il passare delle ore.

4. Ricorri a luci a batteria

Negli ultimi anni sono sempre più diffuse le serie di luci di Natale che non si collegano alla corrente alternata, ovvero alla presa a muro delle nostre abitazioni, ma alla corrente continua di una o più batterie. Non c’è modo di prendere la corrente con queste serie (o paralleli) di luci, ma è sempre bene che nascondiate la batteria, perché quella, se attaccata e morsa dal gatto, è chiaramente molto tossica.

5. Tieni chiusa la stanza in cui c’è l’albero

Ultimo escamotage: l’albero di Natale va preparato in una stanza che renderete inaccessibile ai gatti. Se i vostri mici stanno solo in casa, perché non avete un cortile o un piccolo giardino, dovete evitare di allestire l’albero in una stanza che sia in collegamento con troppi spazi della casa, in modo che l’animale sia libero di vagare in tutta sicurezza e non rinunci al benessere dei propri giretti casalinghi.

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