Nel Gennaio del 2005 Lawrence Summer, ex simpaticissimo rettore di Harvard, una delle più prestigiose università del mondo, scatenò un putiferio per aver affermato che le donne sono inferiori agli uomini negli studi scientifici per motivazioni “squisitamente” biologiche.

Secondo la teoria personalissima di questo egregio signore, quindi, è la natura a renderci così poco avvezze a conti ed equazioni.

Il corpo docente, maschile e femminile, gli si scagliò contro: uomini e donne sono uguali, caro rettore.

Non possiamo non concordare.

Scientificamente quali sarebbero le differenze tra donne e uomini, se non quelle evidenti, legate alla riproduzione?

La conquista per la parità dei diritti e la lotta all’uguaglianza sono campi con cui ci scontriamo quotidianamente.

Non parlo di girls power, di supremazia rosa o femminismo estremo, ma semplicemente di quelle che chiamiamo pari opportunità.

Cambiando prospettiva, però, che esistano delle evidenti differenze nel modo di agire e pensare delle donne, rispetto a quello degli uomini, è un fatto noto a tutti.

Non voglio dire che gli uomini sono degli sciocchi, anaffettivi, calcio e mamma dipendenti… mi metterei sullo stesso piano del rettore Summer.

Mi riferisco piuttosto all’istinto, alla natura, ai meccanismi che regolano le emozioni e i sentimenti.

Quelle cose che ci fanno pensare che gli uomini “vengono da Marte e le donne da Venere”.

A chiarire ogni nostro dubbio arriva in aiuto la scienza.

Numerosi studi hanno dimostrato che i cervelli femminili e quelli maschili funzionano in modo diverso, almeno in parte.

Questa diversità è proprio alla base della nascita della miriade di stereotipi che ci danno tanto ai nervi.

Sarebbe il caso, allora, quando parliamo di donne e uomini, di bandire la parole “superiorità” o “inferiorità” e limitarci alla splendida e accogliente parola “diversità“.

Scopriamo insieme quali sono i meccanismi cerebrali e le differenze neurologiche che rendono il sesso maschile e quello femminile così diversi.

1. Il senso del bello

(Foto Web)
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Generalmente siamo soliti attribuire al sesso femminile uno spiccato senso del bello.

Una maggiore attenzione all’estetica, all’arredamento, una passione più viva per l’arte e i lavori creativi.

Da cosa dipendono?

Uno studio recente ha dimostrato che la vista di “cose belle” attiva nella donna entrambe le aree parietali, nell’uomo accende invece solo il lato destro della corteccia.

2. La capacità di perdonare

(Foto Web)
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Non state lì a scervellarvi se il vostro uomo non è in grado di chiedere scusa o perdonare con leggerezza, mentre voi riuscite a scusarlo delle peggiori malefatte solo dopo la mossa degli “occhioni dolci”.

Anche questo modo di porsi nei confronti del prossimo ha una spiegazione scientifica.

Sembra infatti che le donne siano geneticamente più propense a provare empatia nei confronti del prossimo e questo genera una maggiore facilità al perdono.

Sembra inoltre che sin da bambine le donne vengano “educate” a gestire “dolcemente” il rapporto con gli altri.

3. Le fantasie sessuali

(Foto Web)
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Se è sciocco pensare che le donne non abbiamo fantasie sessuali, il numero di uomini che dichiara di averle è nettamente superiore, rispetto a quello delle femminucce, decisamente più inibite.

Alla luce di questo appunto sociologico, possiamo puntare l’attenzione su uno studio spagnolo secondo il quale solo il 48% delle donne ha fantasie sessuali contro il 71% degli uomini.

Questa differenza sarebbe di origine evolutiva: le fantasie sessuali sono un motore per rendere pronto l’uomo all’accoppiamento, quindi, a riprodursi.

4. Il senso dell’orientamento

(Foto Web)
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E qui ci troviamo di fronte alla storica spiegazione del motivo per cui gli uomini non sono inclini a usare mappe, cartine, e perfino le istruzioni.

E il motivo si chiama “memoria vettoriale”, prerogativa tutta maschile, ovvero il ricordo del tempo e dello spazio in cui il proprio corpo si è mosso.

Questo tipo di memoria è sviluppata in maniera diversa nelle donne, che si orientano maggiormente usando dei punti di orientamento esterni all’interno dello spazio in cui si muovono.

5. Il senso di responsabilità

(Foto Web)
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Non è che gli uomini sono poco responsabili… è che il nostro cervello è decisamente diverso dal loro.

La tendenza di una donna alla prudenza e all’attenzione viene spiegata dagli scienziati  in relazione ad una quantità maggiore di estrogeni presenti nella donna che stimolerebbero l’attività neuronale dei lobi frontali, ovvero la zona preposta all’apprendimento delle regole.

Negli uomini invece, causa di “distrazione” è il testosterone, che indurre gli uomini a comportamenti più impulsivi e poco prudenti, come ad esempio in auto.

6. Riflessione vs Azione di fronte al pericolo

(Foto Web)
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Perché davanti alle scene più crude di un film sono le donne a stringersi agli uomini e non viceversa?

Perché di fronte ad un pericolo, più o meno grave, sono gli uomini che riescono a mantenere in pungo la situazione e la maggior parte delle donne si lasciano prendere da panico e isteria?

No, non dipende dal fatto che siamo il sesso debole, ma dai meccanismi che si innescano nel nostro cervello.

Il pericolo stimola nella donna il talamo, ovvero un’area che scambia informazioni sensoriali con i centri del dolore e del piacere e che ci spinge a soffermarci più su quello che stiamo provando, che su quello che sta accadendo.

Nell’uomo invece, l’impulso all’azione è dettato  dall’attivazione della regione sinistra dell’insula, che controlla le attività biologiche involontarie come respirazione e battito cardiaco.

7. Il Rosa e Il Blu

(Foto Web)
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Non importa quanti anni abbiamo, ma un pigiama rosa nel cassetto del comodino lo abbiamo tutte.

Poi ci sono quelle che per il rosa hanno una vera e propria ossessione e non possono fare a meno di sceglierlo per i trucchi, l’arredamento, gli abiti, ecc..

Anche questa passione per il rosa può essere spiegata scientificamente.

In epoca primitiva alla donne era affidato il compito della raccolta ai fini della sussistenza.

Le bacche e i frutti con cui si nutrivano i nostri antenati erano principalmente di tinta rosata.

Ecco perché le donne sarebbero così attratte dal rosa.

Gli uomini invece hanno una predilezione per il blu perché è il colore del cielo sereno e perché segnalava la presenza di fonti di acqua.

 8. Passione per gli alcolici

(Foto Web)
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Tutte amiamo farci un drink con le amiche ogni tanto (magari un delizioso cosmopolitan rosa, vedi punto 7).

Di certo i veri appassionati di bevute e alcolici sono proprio gli uomini, però.

Questo dipende dalla loro scarsa attitudine naturale nella gestione dello stress.

Sembra infatti che il glucosio presente nel sangue degli uomini non sia sufficiente per permettere loro di “mantenere la calma” in momenti particolarmente problematici.

Per sopperire a questa carenza, gli uomini tendono a ricorrere all’alcol.

9. Capacità di riconoscere i volti

11 Cose Che Dimostrano Come Gli Uomini Possono Essere Diversi Dalle Donne
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Secondo un test recente le donne avrebbero una capacità maggiore di riconoscere i volti degli individui che incontrano rispetto ai più distratti uomini.

Non è chiaro quale sia il meccanismo biologico che regoli questa attitudine.

Sembra però che dipenda tutto dalla maggiore attenzione che le donne pongono nell’osservare gli individui, soprattutto se persone conosciute.

10. I cinque sensi

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I cinque sensi sono sviluppati in modo diverso nelle donne e negli uomini.

Vista e olfatto sono sensi decisamente femminili.

Da questo deriva l’ottima capacità di osservazione delle donne e la differente percezione degli odori tra i due sessi.

Le donne possiedono inoltre un tatto più fine, legato alla dimensione delle mani e delle dita.

L’udito è invece il senso più sviluppato negli uomini.

Questi, per quanto riguarda il gusto, percepiscono il salato in modo più inteso, mentre le donne sentono maggiormente l’amaro.

 11. Solidarietà femminile: questa sconosciuta

(Foto Web)
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Gli studiosi promettono di indagare meglio sulla questione; di fatto ancora non si conoscono i motivi per cui gli uomini tendono a fare squadra più delle donne.

Una ricerca firmata dai ricercatori di Harvard ha dimostrato che a parità di grado colleghi dello stesso sesso tendono ad essere collaborativi, tanto gli uomini, quanto le donne.

Di fronte a differenze gerarchiche evidenti, invece, la solidarietà femminile cessa di esistere.

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