Una cosa che fin da piccola ho sempre notato è che se nei cartoni giapponesi manca la figura di entrambi i genitori, nei cartoni di Walt Disney manca quasi sempre la figura della mamma.

Il papà ogni tanto si vede e anzi, è anche parte fondamentale di molte storie… penso a Geppetto, al papà di Belle nella Bella e la Bestia o di Nemo… insomma è una figura presente e ben inserita nella storia.

Della mamma invece nessuna traccia.

Ogni tanto qualche veloce accenno, ma nulla di più.

Una volta che vi abbiamo raccontato cosa succede per quanto riguarda i cartoni giapponesi, dando una spiegazione decisamente culturale, abbiamo deciso di spiegare perché nei cartoni Disney abbiamo invece questo grande rifiuto della figura materna.

Le spiegazioni sono due: una di carattere narrativo, l’altra legata alle vicende personali di Walt Disney.

In una recente intervista rilasciata a Glamour, il produttore Disney Don Hahn ha spiegato:

Uno dei motivi è pratico, un film dura mediamente 80-90 minuti ed uno dei temi universalmente affrontati nelle pellicole Disney è quello della crescita. Si è ritenuto che in assenza dei genitori tale crescita e assunzione di responsabilità avviene più rapidamente; rimuovere i genitori, come nel caso di Bambi, costringe a maturare più rapidamente…Belle ha un padre, ma non lo vediamo mai perché si è persa, e allora deve trovare da sola il suo posto nel mondo. Diciamo che è una scorciatoia narrativa.

La seconda teoria, invece, riguarda gli avvenimenti tragici avvenuti nella vita di Walt Disney:

Nei primi anni ’40 decise di regalare una casa ai propri genitori, il coronamento del sogno di quando era bambino. Purtroppo la caldaia non era stata installata in maniera corretta e ci fu una fuga di gas con i suoi genitori in casa, quando arrivò la signora delle pulizie riuscì a salvare solamente il padre… sua madre morì in maniera tragica… Walt si sentì responsabile della cosa e non volle mai parlare dell’accaduto.

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