149esimo giorno di gravidanza

Tutto procede bene. Arianna, ormai la chiamiamo per nome, è decisamente vispa e si fa sentire ogni giorno e ogni giorno un po’ di più.
Io e mio marito ci siamo finelmente concessi un po’ di baby shopping, dopo mesi passati a osservare le vetrine, senza poter scegliere niente perchè non sapevamo il sesso del’inquilina!
Le abbiamo preso alcune cose veramente deliziose, fra cui un completo di cappellino e calzerotti entrambi con la faccia da orsetto e le orecchie.
Si…anche i calzerotti hanno le orecchie, vi rendete conto di quanto possa essere deliziosa una cosa del genere?
In famiglia sono tutti molto felici del nuovo arrivo e Ariannina ha già ricevuto un regalo “importante”: ci hanno cerimoniosamente consegnato il completo da battesimo che la famiglia si tramanda da tre generazioni, lo stesso che ho indossato io, mia sorella, mia madre, mio zio.
È stato un momento alquanto commovente.


Faccio presente che mio padre si è addirittura lanciato nell’acquisto di champagne, cosa che non aveva fatto nemmeno nelle occasioni più solenni!
Insomma…riuscite ad immaginare un quadro di maggiore dolcezza e serenità?
Io sinceramente no.
Per una volta tanto la mia famiglia stramboide si è unita (mezza giornata, eh? Ma è più che sufficiente per festeggiare) in un qualcosa di estremamente somigliante alla famiglia del mulino.
Ve la ricordate?
È quella famiglia che viveva al famoso mulino prima che ci andasse a vivere Banderas con la gallina…
Bene, fatto sta che tutto intorno a me è pacifico, eppure io mi sento inquieta.
Un po’ ansiosa, sapete? Un po’ triste, perfino.
Sono stata dall’Ostrica Betty e, quasi vergognandomene, le ho parlato di di questo mio stato d’animo, del fatto che mi ritrovo a piangere per un nonnulla, che mi sembra di non riuscire a concludere niente e non mi sento del mio solito umore e lei, fantastica come sempre, mi ha spiegato che è una cosa perfettamente naturale, dovuta più ad un fattore ormonale che altro, ma connessa anche ai profondi cambiamenti psicologici che si affrontano quando si passa dal ruolo di figlia a quello di madre.
Che è normale non sentirsi all’altezza, chiedersi spesso se si sarà in grado, domandarsi come diavolo si riuscirà a fare da mamma a qualcuno, quando, in media, si perde il cellulare nella borsetta, tanto per spiegare il livello di distrazione.
Quindi ci sono alcune parole che vorrei dire alle donne che, come me, stanno attraversando questo momento bello e difficile:
ragazze, anche se la gravidanza viene sempre vista come un periodo di gioia e serenità senza alcun neo e anche se effettivamente porta con sè momenti di gioia enormi, che è impossibile immaginare, non c’è niente di male a sentirsi giù o ad avere dei dubbi.
Non c’è niente che non vada in noi. Solo, è un segno come un altro dell’amore che portiamo ai nostri bambini.
Ci poniamo domande, ci sentiamo in ansia, a volte andiamo un po’ in crisi, ma solo perchè li amiamo abbastanza da non affrontare il loro arrivo con leggerezza.
Quindi, per citare l’Ostrica Betty:
“È normale, sta nascendo una mamma!”

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