Il video è abbastanza forte e spiega chiaramente quello che è accaduto: nel padovano, un bambino di 10 ani è stato prelevato mentre era a scuola in esecuzione di un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre. Il bimbo ha tentato di liberarsi dalla presa degli uomini prima di venire caricato a forza in auto, nel frattempo una zia riprendeva la scena con il cellulare in un video di circa due minuti, che potete vedere sopra.

Dopo i tentativi falliti da parte delle forze dell’ordine di prelevare il bambino a casa della madre e dei nonni, gli agenti si sono recati a scuola dove, i famigliari della madre del ragazzino hanno cercato di impedire al padre del ragazzino di portare il figlio in una comunità, come disposto dalla sezione Minori della Corte d’Appello di Venezia.

Nel frattempo i parenti che tentano di recarsi alla casa-famiglia vengono cacciati e gli viene impedito di vedere il bambino; non hanno nemmeno lasciato passare la madre che si era recata con il pediatra per constatare le condizioni di salute fisica e psicologica del bambino.


Ecco il racconto della madrea a “Mattino Cinque”, riportato da tgcom24:

Con il pediatra alla casa-famiglia era andata anche la mamma, Ombretta Giglione, che a “Mattino Cinque” racconta: “Sono andata nella struttura nella quale è stato portato mio figlio, ma mi hanno impedito di vederlo. Ero con il pediatra e ho chiesto che il bambino venisse visitato perché, visto il modo barbaro con il quale è stato trascinato via da scuola, aveva sicuramente riportato qualche trauma. Ma soprattutto volevo accertarmi del suo stato psicologico. Non mi è stato permesso”. E sui motivi per cui il piccolo è stato assegnato alla comunità dice: “La Corte d’Appello di Venezia ha emesso un decreto sulla base del fatto che al bambino era stata diagnosticata la Pas (sindrome da alienazione parentale)”.

“Secondo la Pas – riprende -, se il bambino non viene prelevato dalla famiglia materna e resettato in un luogo neutro, come una sorta di depurazione, non potrà mai riallacciare il rapporto con il padre. Tutto questo in base a una scienza spazzatura che arriva dall’America, il cui promotore è Gardner, un pedofilo morto suicida. In Italia ci sono modi più civili per far riallacciare i rapporti tra padre e figlio; Leonardo vedeva suo padre in incontri protetti ogni settimana”.

E il senatore Stefano Pedica interviene sulla vicenda: “Il bambino è stato trattato peggio di Totò Riina e avrà quel trauma per tutta la vita. Questi poliziotti dovranno pagare. E io gliela faccio pagare. Anche loro hanno dei figli: dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e chiedere immediatamente scusa”.

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