Come fare a riconoscere se vostro figlio adolescente fuma erba? Ci ha mandato un messaggio privato su Instagram una mamma che teme che sua figlia 15enne possa fumare marijuana. Abbiamo provato a capirlo, abbiamo provato a stilare un’analisi dei “sintomi” e conseguenze sull’organismo umano, oltre ai rischi dei diversi tipi di erbe soprattutto se sintetizzate con principi chimici o altro.

Vi avvisiamo però: non abbiamo sull’argomento un’autorevolezza medica, per cui se pensate che vostro figlio fumi marijuana, è bene che vi rivolgiate a un medico di cui vi fidate per capire meglio (anche se non tutti i medici di base potrebbero essere “aggiornati” sull’argomento).

C’è una premessa d’obbligo sulla questione legale. In Italia il consumo personale (anche in gruppo) di marijuana è illegale, ma non costituisce reato (ovvero non si va in carcere). Come spiega Laleggepertutti, si possono compiere dei reati quando si è sotto effetto, come per esempio provocare un incidente stradale e incorrere in sanzioni come il ritiro della patente o del porto d’armi.

Naturalmente lo spaccio è anche un reato, e si distingue dal consumo personale in base al possesso di un certo quantitativo di sostanze stupefacenti, di attrezzi specifici e di molto denaro (che potrebbe rappresentare i proventi dell’attività illegale).

In passato la questione era molto diversa, c’è stata la depenalizzazione dell’uso grazie a un referendum. Negli anni ’70, come racconta Manuale per la coltivazione della marijuana dei Settebelli di Stampa Alternativa, dei giovani furono addirittura arrestati perché sorpresi a trasportare un grande quantitativo di canapa italiana (che si usa di solito per tessuti e vestiti), con l’intento di fumarsela, ignorando probabilmente che di solito la canapa italiana ha un bassissimo contenuto di Thc.

Oggi è inoltre possibile coltivare una piantina in casa, purché venduta in un negozio autorizzato e completamente tracciabile. Oltre che fumare una sostanza rilassante alla cannabis con la propria sigaretta elettronica, e utilizzare determinati prodotti in commercio, come pane, biscotti, prodotti di bellezza e così via. Tutto questo deve accadere sempre e comunque con un contenuto di Thc inferiore allo 0,6%, come riporta Adnkronos.

Poi c’è anche un discorso differente, che riguarda la marijuana terapeutica, che spesso viene prescritta da un medico all’interno della cosiddetta terapia del dolore. Farmaci cannabinoidi possono essere infatti somministrati legalmente a malati terminali o cronici. Tra questi ultimi rientrano anche alcune categorie di persone che soffrono di emicrania o cefalea a grappolo per qualche ragione e alle quali è impedito di vivere una vita normale.

Gli effetti della marijuana sul corpo umano

Come riconoscere chi fuma marijuana
Fonte: Pixabay

Il più grande consiglio che possiamo darvi è di cercare di instaurare con i vostri figli un rapporto tale da permettere un dialogo sereno anche su questi temi. Le punizioni spesso non servono, perché accrescono nei ragazzi la fascinazione del proibito: è una delle ragioni che porta a fumare gli spinelli proprio il fatto che sia proibito.

Capire che cosa i giovani fanno e come lo fanno può essere fondamentale a tutelare la loro salute. E soprattutto quanto fumano marijuana. Perché ci sono due tipi di consumatori: quelli occasionali e quelli sistematici.

È difficile riconoscere un consumatore occasionale, a meno che non azzeccate il momento esatto in cui rientra a casa e i suoi vestiti e il suo alito puzzano di erba. Il consumatore occasionale di solito non riscontra neppure conseguenze a lungo termine sull’organismo, anche perché può passare molto tempo, anche mesi tra un consumo e l’altro.

Non vi stiamo dicendo che dovete comportarvi come amici con i vostri figli, ma forse è bene cercare di instaurare con loro un rapporto di fiducia tanto estrema, da indurli a raccontarvi dettagli della loro vita che, loro sanno, disapprovereste.

Gli effetti della marijuana sull’organismo umano a lungo termine possono essere differenti, e dipendono anche dall’entità del consumo. I peggiori sono appunto relativi a consumi massicci, e vanno dal cancro ai polmoni (anche perché ci vuole il tabacco per farsi uno spinello) al calo della libido, possono venire intaccati il sistema respiratorio o cardiovascolare, si può sviluppare infertilità e problemi psicotici. A breve termine e anche per consumi occasionali, ci possono essere invece ansia e attacchi di panico, mal di testa e tachicardia.

L’insonnia però potrebbe essere comune sia per i consumatori occasionali sia per quelli sistematici (non tutti, perché in altri avviene invece un maggiore rilassamento).

Una delle cose su cui potete stare tranquille è che i derivati della cannabis non danno dipendenza. Gli spinelli non sono come la cocaina o l’eroina, per capirci. Per questo vi abbiamo parlato di consumatori occasionali: non esiste crisi di astinenza, così come anche la fase down non è violenta come per altre droghe. Ma questo non significa che non bisogna tenere alta la guardia.

I diversi tipi di “erba”

Quando parliamo genericamente di erba, parliamo di cannabis, all’interno della quale rientrano la marijuana e l’hashish. Essendo il loro traffico illegale, può capitare che, oltre a essere trattate con varie sostanze, queste droghe abbiano un sentore di ammoniaca. Accade per lo più con quello che giunge dai trafficanti oltre l’Adriatico, che buttano in mare la merce per aggirare la legge. La merce in questione, una volta arrivata in Italia, viene poi trattata con l’ammoniaca, per ridurre gli effetti del mare sulla cannabis.

Marijuana e hashish possono anche prendere diversi nomi rispetto alla loro specificità. La marijuana è individuata rispetto a dei nomi scientifici, come sativa o indica per esempio. L’hashish è invece un derivato dalle infiorescenze femminili della canapa e assume spesso nomi invitanti, come caramello, cioccolato e crema o ancora polline. Per l’utilizzo, si deve sciogliere con una fiamma, prima di essere mescolato con il tabacco.

Ci sono infine molte altre erbe allucinogene che provocano effetti a breve termine molto forti, come la salvia divinorum, che porta nell’immediato anche a violente e terrorizzanti allucinazioni.

5 segnali per riconoscere chi fuma marijuana

Come riconoscere chi fuma marijuana
Fonte: Pixabay

1. Occhi arrossati

Il Thc può dilatare i vasi sanguigni e quindi produrre i tipici occhi rossi di chi fuma erba. A volte, gli adolescenti, per dissimulare il consumo, ricorrono al collirio. Per cui, se tra i rifiuti ne trovate boccette vuote, forse quella dei vostri figli non è un’irritazione da cosmetici scaduti come vi hanno detto.

2. Fame chimica

Se i vostri figli hanno iniziato a nutrirsi in maniera più consistente e di qualunque cosa trovino in casa a qualunque ora del giorno o della notte (soprattutto se rincasano tardi), se notate un aumento di peso insolito, è possibile che stiano sperimentando quella che si chiama fame chimica. E che è fame indotta dalla sostanza consumata. Viene, ma in misura molto minore, anche quando si consuma alcol.

3. Nervosismo o paranoia

Sono due sintomi molto diversi. La paranoia è un sintomo a breve termine che si prova quando si è ancora sotto effetto. Un consumo prolungato e massiccio nel tempo di marijuana però può dare dei sintomi simili a lungo termine, come l’insonnia. Per chi fa uso di erba più volte al giorno tutti i giorni, il nervosismo è un sintomo tipico della fase down, cioè quando i presunti effetti piacevoli sono passati.

4. Bisogno continuo di denaro

Se le richieste di denaro da parte dei vostri figli dovessero aumentare immotivatamente, forse dietro c’è un consumo di marijuana o altre sostanze stupefacenti. Per immotivatamente intendiamo che non vi stanno chiedendo soldi per comprare qualcosa di specifico, dai libri all’abbigliamento, o per il carburante per lo scooter o biglietti di concerti.

5. Presenza in casa di cartine lunghe

Se trovate in casa cartine corte, è molto probabile che i vostri ragazzi stiano fumando, ma parliamo di tabacco sfuso. Che fa comunque male, ma non è una sostanza stupefacente. Le canne invece si realizzano con cartine lunghe.

Un altro oggetto che potreste trovare sono dei blocchetti con cartoncini staccabili (servono per fare il filtro a S, mentre i filtrini di consistenza spugnosa si usano per le sigarette “artigianali”), o accumuli di vecchi biglietti usati di mezzi pubblici (anche questi servono per il filtro).

Va da sé che se in camera di vostro figlio di trovate un bong, è quasi certo che faccia uso di marijuana. Non lasciatevi invece ingannare dal pregiudizio, nel caso i vostri figli ascoltino reggae o raggamuffin, o appenano in camera poster di Bob Marley.

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