Yara, isolato il DNA del padre del killer

Inizia a prendere forma la grande indagine sull'omicio di YaraGambirasio. Secondo gli inquirenti, infatti, il dna del padre dell'assassino della bimba sarebbe custodito da una marca da bollo appiccicata su una vecchia patente e dal francobollo di una cartolina.

L’uomo abitava a Gorno con moglie e due figli ed è morto a 61 anni, nel 1999. Ecco perché, per avere il suo profilo genetico, gli investigatori hanno analizzato degli oggetti che gli appartenevano.

Ma cosa c’entra questo uomo con Yara?

Al ritrovamento della povera ragazza, era stato isolato il DNA di uno sconosciuto partendo dai leggins e dagli slip della ragazza. Scovare chi ha il profilo genetico perfettamente identico a quello, significa – forse – essere arrivati all’assassino. “Forse” lo dicono gli investigatori stessi, perché se quel sangue fosse di qualcuno che con Yara aveva contatti frequenti, questa prova a processe non avrebbe molta validità.

È caccia al DNA

Vengono sottoposti a prelievi di saliva i vicini di casa, i frequentatori della sua palestra, gli intestatari dei cellulari che quella sera hanno agganciato le celle telefoniche di Brembate Sopra e i frequentatori della discoteca Sabbie Mobili.

Chi indaga non vuole lasciare nulla al casa, perché quella del DNA è l’unica pista concreta esistente e gli investigatori la stanno percorrendo meticolosamente. Ma ancora nessun esito positivo è emerso. E insieme al padre dell’assassino ora si cerca anche la mamma.

Riusciranno gli investigatori a trovare il bandolo della matassa e a far luce su questo mistero? Noi ce lo auguriamo assolutamente, Yara se lo merita.

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