La Storia dell’Arte è un lusso. Un lusso ed un eccesso che il Governo (amatissimo) italiano non può più permettersi.
E’ di oggi difatti la notizia aberrante che qui, nel Bel Paese che ha cresciuto e portato in auge artisti come: Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Giotto, Gian Lorenzo Bernini e che conserva immacolata la storia di migliaia di anni ammirabile presso gli scavi archeologici di Pompei, Ercolano, Paestum , la Valle dei Templi ad Agrigento e così via… la Storia dell’Arte non è più ben accetta nelle scuole.
Ma perché è accaduto tutto ciò?
Come un’influenza, il virus Maristella Gelmini lascia uno strascico della “malattia” lungo sei anni.
Tutto è nato nel 2008 quando il preparatissimo ed emerito all’epoca ministro dell’Istruzione mette in atto una riforma scolastica che ha del ridicolo: diede il via alla progressiva eliminazione totale in alcuni casi e parziale in altri, delle discipline artistiche presenti nei vari istituti scolastici. Sventramento che si è prontamente concluso in questi giorni ad opera della “Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione” che ha rigettato l’appello di quindicimila persone che chiedevano attraverso una petizione il reinserimento della Storia dell’Arte nelle Scuole. Così citando Tomaso Montanari, “Sarà possibile diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo o Michelangelo
Una sconfitta per la cultura che perde un pezzo fondamentale per la crescita e lo sviluppo intellettuale dei nostri giovani italiani.
Uno smacco al sapere in generale, un progressivo regredire verso una forma sempre più vuota e sterile di sapere.
Così una domanda sorge spontanea: non sarà il caso (già che si trovano) di cancellare dai programmi anche l’inglese e la matematica? Eh si, l’inglese perché oramai siamo così poveri da non poterci permettere neanche un viaggio all’estero e  la matematica perché tanto….quali conti si vogliono fare se non ci sono più i soldi da contare?!

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!