Si è sempre pensato, soprattutto in Italia, che i figli devono essere mantenuti finché non escono di casa diventando completamente (o quasi) autosufficienti.
La Cassazione però ha deciso che un figlio deve essere mantenuto solo se davvero meritevole di certe attenzioni. La Suprema Corte per evidenziare questa nuova regola fa degli esempi concreti:
“un assegno versato direttamente a un figlio in preda al vizio del gioco d’azzardo è contrario allo spirito della norma”.

Una sentenza che fa discutere, ma che forse potrebbe aiutare gli italiani ad uscire dal ruolo di “mammoni” del mondo.
Il Palazzaccio ha emesso la sentenza riferendosi al caso di un ventenne, figlio di una coppia separata di professionisti facoltosi di Roma, cui era stato accordato un assegno di ben 700 euro al mese comprese le spese extra, solo perchè il ragazzo frequentava l’università. La Suprema Corte ha poi colto l’occasione per ricordare come, un versamento del genere, da parte di un genitore, deve “tendere ad assicurare l’autonomia del figlio maggiorenne nella selezione e nella cura dei propri interessi purché meritevoli di tutela”.

Questa decisione rivoluzionerà il modo di vivere dei giovani italiani, o le mamme tricolore difenderanno sempre i figli ritenendoli meritevoli delle loro premurose cure e dei loro soldi?!

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