Se sei una celebrità non puoi chiamare tuo figlio Gianni, Mario o Silvia. Se sei una celebrità e decidi di riprodurti devi per forza rendere tuo figlio speciale, unico nel suo genere, riconoscibile sempre e comunque! Dato che far girare un neonato con un riflettore puntato addosso in ogni istante della sua giovane vita è un filo complicato, le star scelgono i nomi più improbabili di questo mondo per non farci dimenticare della loro prole.

Di nomi strani ne abbiamo sentiti parecchi, ma facciamo un piccolo excursus dei più recenti, per renderci conto della follia del genere umano.

 

A casa nostra abbiamo degli esempi illustri, anche se decisamente meno numerosi di quelli internazionali. Come scordare la figlia di Ilary Blasi e Francesco Totti, Chanel? È un nome di classe e tutto sommato alla piccolina è andata anche bene. Pensate se le fosse capitato come nome un brand in voga tra i ragazzini adesso, di quelli tutti sigle e numeri, tipo TSW242, o qualche marca dei grandi magazzini…

 

Andiamo verso scelte un filo più impegnative col pargolo Briatore-Gregoraci. Non ci fu persona che non fece una faccia perplessa a sentire il nome: Nathan Falco. Passi Nathan, anche se a volte un nome straniero col cognome italiano stride come le unghie sulla lavagna, ma aggiungere Falco… Attendiamo fiduciose che i nostri vip sfruttino l’avifauna locale per scegliere i nomi dei loro eredi! Perché non un ‘Aquila’ ‘Pellicano’ o ‘Sparviero’? Speriamo solo non venga scelto da nessuno il nome ‘Tordo’…

 

A sfruttare il mondo animale ci ha pensato anche la coppia Winslet-Rocknroll. Si, avete capito bene, Kate si è messa con un uomo che ha scelto di fare di cognome ‘Rocknroll’. Lui in realtà si chiamerebbe Richard Branson, ed è il nipote del numero uno della Virgin, ma Branson è così banale! Figuriamoci se uno che si è scelto questo cognome poteva dare un nome normale al figlio. Ci chiediamo solo se il piccolino adorerà il miele, infatti si chiama Bear…

 

Anche Lavinia Borromeo e John Elkann non si sono fatti intimidire nella scelta del nome. La coppia è partita attingendo dalla fauna africana e dalla bibbia, Leone Mosè, per poi dedicarsi all’oceanografia, Oceano Noah, per terminare con un nome in rima, Vita Talita.

 

L’unica speranza che ci resta è che l’insana passione per i nomi stravaganti non si propaghi a macchia d’olio, o siamo proiettati verso un futuro pieno di ‘Gazzella Esposito’ e ‘John Montagna Ricci’?

 

 

 

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