Sessiste, razziste e politicamente scorrettissime! Che cosa vi fanno venire in mente queste parole?

Beh … sicuramente non fanno pensare a una bella persona o a una situazione particolarmente “felice”.

Eppure erano le politiche pubblicitarie in voga negli anni 50.

Cosa pensereste se per promuovere un prodotto per sbiancare i vestiti si facesse uso della differenza tra i colori di pelle?

ANNI 50… E SEMBRA LA PREISTORIA

E se per pubblicizzare un trucco si facesse l’uso di una bambina trasmettendo un messaggio al limite (a dir la verità anche superato) della pornografia?

ANNI 50… E SEMBRA LA PREISTORIA

Oppure, per reclamizzare una cravatta si trasmettesse l’immagine di una donna palesemente sottomessa al proprio uomo?

ANNI 50… E SEMBRA LA PREISTORIA

Beh … sicuramente si griderebbe allo scandalo e le pubblicità in questione verrebbero immediatamente tolte dal mercato.

Sono passati 60 anni e sembra di parlare di preistoria. Donne ai piedi del letto con il proprio compagno che le guarda con aria di superiorità? Sacrilegioooo … tutte le femministe del mondo scenderebbero in piazza bruciando i reggiseni (che ora hanno il ferretto e sarebbe un casino per la raccolta differenziata) mentre le più caustiche eviterebbero la protesta  e il freddo della piazza per andare direttamente  a casa del pubblicitario inventore di questo obrobrio per cavargli e gli occhi.

Bambine sexy e provocanti utilizzate per lanciare una linea di prodotti di make up? Ci immaginiamo quale potrebbe essere la reazione davanti ad un’immagine di questo genere?

Per non parlare della prima pubblicità … che chiamare razzista è eufemistico.

Pensiamo al 2070.

Chissà cosa diranno delle nostre pubblicità i “noi del futuro”. Vedranno ragazze che durante quei giorni fanno la ruota e si buttano dagli aeroplani, vedranno donne che tengono il piano cottura sporco in maniera aberrante solo per pulirlo con il magico sgrassatore un secondo prima della visita della malefica suocera.

Vedranno due poveri disgraziati vestiti da supposta effervescente  e innumerevoli spot per i prodotti dietetici più disparati.

Ma di una cosa sono veramente preoccupata. Cosa diavolo penserano di noi, e della nostra società, quando scopriranno che per anni ci siamo fatti frantumare le palle dal gattino Virgola e dalla sua orrida canzoncina?

ANNI 50… E SEMBRA LA PREISTORIA

Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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