A differenza dell’invito a pagare il canone, l’esenzione alla tassa non è assolutamente reclamizzata.

Il canone Rai infatti, per una norma introdotta a fine dicembre 2007, non è obbligatorio per gli anziani con oltre 75 anni e un reddito minimo.
Peccato che in pochi lo sappiano e la scoperta è stata fatta per caso da un abitante di Rovigo, che racconta:
“L’ho visto sul Televideo e così mi sono informato. Io ho una madre e altre due zie ultraottantenni che hanno sempre ricevuto il bollettino e hanno pagato il canone in questi anni”. Il rodigino si prepara a far valere i diritti delle anziane parenti. “Andrò dagli impiegati della Rai che sono presenti in città a chiedere il rimborso per gli anni passati e comunque a informarmi ancor meglio”. La Rai ogni terzo martedì del mese è presente in piazza Tien an men, nella sede dell’Auser alla cosiddetta ex casa dei gatti, per incontrare gli utenti e risolvere i problemi che hanno.

La Rai però non fa nulla per far sapere agli utenti di quest’opportunità.
“Un anziano non guarda il Televideo e non naviga in internet. Quando fanno gli spot sul fatto che si debba pagare il canone, dovrebbero anche dire che esiste l’esenzione e di informarsi in materia”.

 

A non dover pagare l’imposta sul possesso del televisore sono le persone oltre i 75 anni con un reddito familiare che non superi i 516,46 euro al mese, che con la tredicesima somma un tetto annuo di 6.713,98 euro.

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