Un recente sondaggio del Pew Internet Project rivela che il 24% degli Americani proprio non resiste nel digitare quel nome che chissà quante volte si é pronunciato e che ora sembra tanto estraneo da doverci fare uno studio approfondito. Su Google già a partire dal 2005, sul piu’ famoso dei social ora. Un’abitudine diffusa anche quando si parla di primi appuntamenti: il 29% degli intervistati ha ammesso di aver dato così, giusto una rapida occhiatina al profilo dell’aspirante nuovo partner prima di accettarne un invito, tanto per assicurarsi di non uscire con Jack lo Squartatore insomma.
Ma diciamocelo, la notizia non ci fa proprio sobbalzare dalla sedia, anche perché noi europei non stiamo certo con le mani legate.

Quante volte con le amiche ci si è messe lì a cercare di ricordare e sì è finite nel dirsi: “Ma tu ti ricordi quello con cui sono stata dieci anni fa, quello con quei capelli assurdi….ma dai su’ “coso”!” Bene amiche, Facebook, Google e compagnia bella hanno messo fine ai meglio conosciuti come “cosi” (soggetti con cui per una qualche strana ragione si ha avuto a che fare e che forse per la stessa ragione si è anche cercato di rimuovere) e gli danno un volto.
Altra storia invece quando si parla dell’ EX, quello maiuscolo, quello che ancora fa male, quello che un giorno digitiamo il nome, il giorno dopo il cognome, poi forse al terzo giorno, un po’ forse come sentendoci dei padreterni, spingeremo invio. E qui forse un pò tutte nasconderanno le ditine incriminate..su, facciamo un outing di gruppo che ci sentiamo meno sole.
E’ piu’ forte di noi, non c’è scampo. Certo, é pur vero che tutta questa tecnologia non aiuta affatto a metterci la famosa pietra sopra, ma d’altra parte, se esiste ancora un “EX maiuscolo”, la pietra sopra non ce l’abbiamo messa neanche noi. Al massimo una copertina per non fargli sentire freddo.
Ritorniamo al famoso “invio”. Ok, ci siamo e ora? Ah sì, le foto, vediamo le foto, poi pensiamo agli ultimi likes messi alla bambolona di turno e ai post, quelli potrebbero essere interpretabili, quindi al massimo gli facciamo una foto e li rimandiamo al giudizio delle amiche perché come minimo ci vuole una seduta di psicoanalisi di gruppo dopo aver fatto visita al profilo di un EX. Bisogna sbirciare in fretta però, perché potrebbe accorgersi che lo stiamo “vedendo”! “No, vabbé, è assurdo, perché se non siamo amici come “mi vede?” “Cretina, se è stata intercettata la Merkel, vuoi vedere che non beccano te??”. Quindi proseguiamo velocemente nella scorsa delle immagini della sua nuova vita senza di noi. Le foto sono difficili, perché se inaspettatamente ne sbuca una che proprio non dovevi vedere, la cosa si fa complicata e anche abbastanza triste. I paragoni sono inevitabili, gli istinti omicidi pure.

Se volete sapere come la penso, Io, che non contenta ho sbattuto più volte sullo stesso muro, ho smesso di farlo, di guardare sul SUO profilo intendo (che detta così sembra un’assuefazione, ma in fondo non lo è?) per paura di quello che potrei trovare. Forse perché tante volte è stato motivo di litigi inutili di pura affermazione di sé. Chi lo sa, forse penso solo che le varie fiction intricate che vanno già in onda ogni giorno nella mia testa possano bastare. E credetemi, bastano anche le vostre.
Quindi, ritornando al famoso detto…siamo sicure che anche se l’occhio non vede..il cuore non duole davvero?

 

 

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