Lo dicevano anche i latini: Meter sempre certa, pater numquam

(la madre è sempre certa, il padre no).

E forse la ricerca genetica genera dei mostri: infatti sempre più uomini vogliono sapere se i loro figli sono effettivamente tali oppure il risultato di un tradimento, e per scoprirlo ricorrono ai kit di paternità che si acquistano online. Negli USA sono più di cinquanta i siti che offrono in internet questo servizio che viene reclamizzato con slogan tipo: “Chi è papà?“, “Ricercato: mio padre” oppure “Scopri se tua madre è una bugiarda” quando la pubblicità è rivolta direttamente ai figli. La procedura è facile, si prenota il kit online, questo arriva a casa, si rispediscono i campioni e nel giro di qualche giorno hai il risultato. Anche in Inghilterra questo servizio è attivo, e non poco criticato, in quanto da metà giugno la pubblicità dei un sito online ha letteralmente invaso le stazioni di servizio britanniche con lo slogan: “Veloce, confidenziale e sicuro“. Nonostante questo in Gran Bretagna lo scorso anno sono stati effettuati più di 8.900 test, un dato che potrebbe triplicare grazie alla maggiore accessibilità offerta da internet. Infatti secondo un recente studio della John Moores University of Liverpool in Inghilterra un uomo su venticinque cresce il figlio di qualcun altro.

 

Ed in Italia? Non siamo immuni da questa “moda” infatti “Sono molte le persone che richiedono un test di questo tipo e per le più svariate ragioni” spiega Maura Managlia, biologa del laboratorio Menoma di Roma, e continua “La procedura è molto semplice: basta un capello strappato dal bulbo o un chewin gum masticato. Si invia in busta chiusa e dopo 5 giorni si può avere il risultato, in casi urgenti anche in 48 ore. Questo esame si basa sul fatto che il nostro DNA appartiene per metà alla madre e l’altra al padre: in questi casi allora basta confrontare i campioni biologici solo di un genitore con quello del figlio per avere una certezza del 99%“. Secondo un’inchiesta di Repubblica, nel 2011 sono stati più di 3.600 i papà che si sono rivolti a centri specializzati per sottoporsi al test. Un dato che regista un minimo di +15% ogni anno. Infatti sembrerebbe che in Italia 1 bambino su 10 sia un figlio illegittimo. D’altrondo aumentano i divorzi, aumenta l’infedeltà, crescono i sospetti e sempre più coppie richiedono questo tipo di esame. Naturalmente sono soprattutto i mariti e i fidanzati, di ogni età, a spingere verso questo tipo di soluzione” afferma Alvaro Mesoraca genetista e biologo molecolare. Ma non solo uomini, anche donne che al momento del concepimento avevano due storie parallele e hanno bisogno di fare chiarezza. E, purtroppo,alla fine ci si chiede quale sia il valore di un rapporto di coppia che ha bisogno di un test di paternità per sapere la verità.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!