Il viaggio dei concorrenti del reality on the road Pechino Express 2 si fa sempre più vicino alla meta. Dopo l’addio dell’anima dello show, la cara Marchesa D’aragona – con fidato maggiordomo al seguito – la gara riprende: ultima tappa tra la cultura e le usanze del Laos. Ma la meta è un’altra: addio alle amicizie, guerra aperta per sbarcare in Thailandia!

Prima di addentrarci nella puntata della scorsa serata, non può mancare un po’ di sano gossip nostrano. Colei che tutti amano, colei che per esigenza da Marchesa divenne fuorilegge, la nostra adorata rimesso piede nel suo palazzo si sfoga con tutti i giornali e piange il suo amato Gregory. Non temete, non è morto nessuno. Ma a quanto pare il caro Gregory se l’è data a gambe. Stanco dei “soprusi” dell’adorata marchesa, il caro maggiordomo ha visto per se un futuro più radioso: il cinema. Ebbene si, da schiavo ad attore, e tanti cari saluti a palazzo! Ma la Marchesa non rinuncia, lei spera che il suo adorato torni a casa, stile “torna a casa Lassie, pardon Gregory”! «Io spero che torni presto. Mi ha detto: Marchesa vorrei andarmi a riposare. Poi è partito… L’ho chiamato e mi ha detto che gli piacerebbe fare l’attore. Esperienze come queste possono cambiare le persone, io spero che torni presto perché la casa senza di lui è vuota».

E per chi insinua false accuse contro di lei, la Marchesa non risparmia colpi. Lei è una vera Marchesa, e se in Asia ha utilizzato più volte l’antica tecnica dello scrocco, il popolino non ha capito: «Ero in una veste goliardica, tutto quello ho che fatto l’ho fatto per ridere. Anche il furto dei souvenir: era divertente improvvisarsi pantera rosa e punire la tirchiaggine di quella signora. Poi ho restituito tutto immediatamente». «Il rispetto per gli altri viene prima di tutto». D’altronde lei è la Marchesa Daniela del Secco d’Aragona «Io sono la Marchesa del popolo, infatti invece di portare una principessa con me ho portato il mio maggiordomo, una persona comune. La virtù fa la nobiltà, non il titolo». Marchesa noi l’amiamo!

La gara riparte. Da Luang Prabang, crocevia del commercio del Laos, i concorrenti devono proseguire verso Chalensouk, dove dovranno sostenere la prova vantaggio e dove potranno assaporare le culture e le etnie locali. Il viaggio si conclude a HouaY Xai, via d’accesso per la Thailandia. In questi 581 km, i concorrenti non hanno risparmiato attacchi e frecciatine contro i loro rivali. La finale sarà di sicuro una bomba!

Prima di partire ecco la temibile missione iniziale. Questa sera le coppie avranno a che fare con prodotti tipici italiani che dovranno barattare al mercato locale con oggetti di pari valore. Dove sta la difficoltà? I prodotti sono contenuti in valigette che si aprono solamente con un a chiave specifica. Che la ricerca abbia inizio…. non so voi, ma a me i tizi locali sembrano dei mafiosi con quelle valigette! Uno a uno vengono trovati i preziosi tesori. I laureati al primo colpo vendono la loro statuetta della lupa con un quadro “alquanto discutibile” secondo Costantino. Le modelle con un colpo da maestro vendono la statuetta del David – d’altronde da una napoletana e una cubana non potevamo aspettarci di meglio! I Ciavarri sbagliano affare, con fretta vendono la loro gondola a poco e son costretti a ricominciare. Ma questa volta con il Duomo di Milano non hanno problemi. Gli sportivi con un colpo vendono il piccolo bronzo di Riace – una loro copia insomma! Ma ringraziamo i Mozzarelloni che dall’alto della loro cultura internazionale si prendono una “sola” magistrale: cari Mozzarelloni, il karma gira, la prossima volta evitate di insultare il simbolo di Torino, la Mole, e ripassate architettura, non è vero Costia?!?

 

Tutti a fare autostop. Ma questa volta non è affatto facile. Ecco che allora in Laos bisogna utilizzare nuove tecniche. Via di bacino e con una danza sensuale le giovani modelle cercano di carpire una macchina. Gli sportivi invece usano una tecnica antica, si è più sicuri con la tradizione: a capo chino, sguardo basso e ginocchia a terra, l’antica arte della supplica non sbaglia mai. Adoriamo gli occhi da cerbiatto di Rosolino!

Le difficoltà non finiscono qui. Scesi dalle vetture le coppie devono trovare un rifugio per la notte. Gli sportivi, dopo aver girovagato per il villaggio, a tarda notte trovano giaciglio. Se lo sono meritati, da veri eroi hanno affrontato l’ignoto (assaggio di acqua locale) pur di rimediare un letto! “La prima cosa che ci hanno detto è di non bere acqua dal rubinetto”, appunto. Incredibile la gioia di Maddaloni nel trovare un bagno! Visione paradisiaca! Mentre i laureati si ritrovano un intero villaggio contro!

La gara riprende il giorno successivo: tutti in marcia verso la prova vantaggio. È guerra aperta, tutti contro tutti per rimediare un passaggio. I Mozzarelloni tampinano gli sportivi. Marco non li perde d’occhio un attimo, “Quelli quando escono da qua vogliono fare Cecchi Paone. Sì, gli piacerebbe!”.

Ecco all’orizzonte la bandiera di Pechino Express. I viaggiatori si trovano di fronte delle scatole: possono scegliere se prenderne una o darla in custodia ad un’altra squadra. Inutile dirlo, ma quest’anno Babbo Natale è passato prima a casa Mozzarelloni!

 

Prova vantaggio: per la prima volta se lo aggiudicano i laureati contro le modelle. È una sfida a colpi di palla e agilità: unendo due antiche tradizioni locali, le coppie devono sfidarsi in un gioco alquanto particolare. A colpi di sgabelli devono fare “goal” in cestini! Vincono meritatamente la gara i laureati!

Pechino Express fa un regalo a tutti: ogni coppia sarà ospitata presso un villaggio locale dove potrà imparare usi e costumi delle varie etnie del Laos. Che dire, la moda locale rende i Mozzarelloni ancora più affascinanti. Vere icone di stile. Forse….

Daniel invece non risparmia un complimento elegante alla sua compagna di viaggio “Questo vestito ti fa il cu*o grosso”! Ma la vera perla sono le parole di Marco Maddaloni, che ispirato dall’arte del ricamo locale, non può non rivelarci codeste parole: “Guarda cosa sto facendo! E pensa che a casa non mi taglio nemmeno la carne! Ci pensa sempre mammà che tanto campa cent’anni”!

Si fa giorno, e prima di lasciare i villaggi, ogni coppia da in regalo un pacco alla famiglia ospitante. Che cosa ci sarà mai? Via di indovinello. Tra lampade, teiere e scaldabagni, le coppie son in alto mare. Sarà mai una pentola per il riso? Meno male che la cultura dei Mozzarelloni illumina tutti noi e il Laos: le istruzioni in “germanico” sono un nemico facile da battere, l’oggetto non è altro che una lavatrice a manovella. Come spiegarlo ai locali? Niente paura, ci pensano Rosolino e Marco da veri venditori di telepromozioni! Al loro ritorno in Italia si farà a gara per assumerli come rappresentanti! Meno male che c’è Rosolino, Marco sembra nel panico. Non è che mamma’ lava pure? Un sospetto ci viene…

Ma il premio per il lavaggio perfetto se lo aggiudica lui, il sex symbol del Laos, Ciavarro Senior. “L’unico lavoro possibile per Ciavallo da queste parti è quello della lavandaia” (Costantino).

La gara riparte. I laureati in quanto vincitori avranno 15 minuti di vantaggio, mentre le altre coppie dovranno scontrarsi a “spingi il bambù” per decretare l’ordine di partenza. Gli sportivi battono senza fatica i Ciavarri. Cosa vedono i miei occhi, gli arroganti Mozzarelloni vengono battuti dalle modelle. Eh ma la gara è truccata, Costia ha dovuto affrontare il nemico dopo una notte di dolori. Qui qualcuno ha la coda di paglia….

La Thailandia è sempre più vicina, addio ad ogni gentilezza e amicizia. “Le modelle sono un ramo malato di un albero, vanno tagliate”! (Marco). Prima di arrivare al traguardo però ogni coppia dovrà affrontare un esame: un quiz in cui i concorrenti dovranno indovinare le immagini sul foglio e scrivere a quale luogo appartengono o chi vi sia raffigurato.

fonte: media.tvblog.it

Sul fiume Mekong, al confine della Thailandia, dopo otto tappe di sudore e fatica, finalmente i Laureati vincono! Ma orrore, doppio orrore! Decidono di eliminare i Ciavarri. Pechino Express non risparmia nessuno: i sex symbol di questa edizione devono lasciare il Laos.

Alla prossima tappa. Il viaggio continua…

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