Secondo uno studio internazionale, condotto da un team di ricercatori dell’Università di Bangor (Gran Bretagna) e dell’Università di Witwatersrand a Johannesburg (Sudafrica) e pubblicato sulla rivista neuroscientifica Cortex, le zone erogene sono diverse da quelle che si è soliti credere secondo l’immaginario comune: 

 

“Molta gente suppone che solo i corpi delle donne siano pieni di zone erogene e che gli uomini ne abbiano una sola: la più ovvia”, ha commentato al Guardian il dottor Oliver Turnbull, della Bangor University’s School of Psychology. Dopo aver studiato ben 41 zone, quella risultata più sensibile è stata ovviamente la parte dei genitali, seguita dal seno.

Le più sensuali però sono state le labbra, le orecchie, le scapole e l’interno cosce.

L’ultimo posto in classifica è quello dei piedi, al contrario di quello che abbiamo sempre pensato. I piedi non hanno infatti nessun particolare legame nervoso con l’apparato genitale. 

Poco attraenti sono anche le rotule. Gli uomini amano molto il lato posteriore delle gambe femminili e le mani (che alle donne negli uomini non interessano).  Uomini e donne di diversi continenti considerano erogene più o meno le stesse parti del corpo.

“Abbiamo scoperto da questo che noi tutti condividiamo le stesse zone erogene in almeno due continenti molto diversi, sia che siamo una donna bianca di mezza età seduta in un ufficio di Londra o un uomo gay che vive in un villaggio in Africa”, conclude  il dottor Turnbull.

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