La zona in cui abbiamo deciso di soggiornare è Watamu a circa 2 ore dall’aeroporto di Mombasa e 30 minuti da Malindi, una zona turistica e comoda per fare escursioni.
Avevamo già preso contatti dall’Italia a mezzo facebook e mail con Abdul (Dula per gli amici) una guida turistica locale, per organizzare al meglio la nostre escursioni e capire dove poteva portarci (ho preferito appoggiarmi ad un locale che conosce molto bene le zone, gli usi e costumi della suo popolo!) Abbiamo così deciso di acquistare un pacchetto di escursioni da pianificare il loco.
Sempre accompagnati da Abdul abbiamo iniziato la nostra avventura con un Safari di qualche giorno nello Tsavo visitando quindi la savana africana popolata da molti pachidermi, ippopotami, coccodrilli, giraffe e molte zebre, e ovviamente leoni, leonesse e leopardi. Stupendi ed organizzatissimi i campi tendati dove abbiamo potuto assaporare e vivere la notte africana fatta di silenzi, suoni e rumori a noi sconosciuti.
Oltre alla terra non potevamo non fare un safari in mare, visitando quindi gli atolli di Mayungu noti anche come “Sardegna 2”, snorkeling sulla barriera e una gran mangiata di pesce fresco (gamberoni, aragoste e polipo) e tanto sole.
Un pò di sana cultura a circa 30 minuti dal villaggio con le rovine di Gede, un’antica città del XIII secolo, la visità alla coloratissima, caotica ma frizzante Malindi e da non perdere il parco con le Mangrovie in un’ambiente particolarissimo e suggestivo.
Ci sono molte altre cose da visitare a poche ore di strada da Watamu come il Mida Creek, il Marafa Canyon o le isole di Robinson e Lamu, facendo un pò più strada ci si apre il mondo parchi e riserve nazionali del Masai Mara, Amboseli o Rift Valley.
Ci siamo voluti comunque godere in relax il mare ed il sole del Kenya e sicuramente ritorneremo per visitare il resto.
Mi permetto solo di lasciarvi pochi suggerimenti:
  • prendete già accordi dall’Italia con chi sarà il vostro accompagnatore in questa avventura potrete così da subito stoppare le insistenze dei vari venditori ancora sul pulman verso il villaggio o nel brief di benvenuto,
  • per il safari in savana fate attenzione al mezzo che verrà utilizzato per il vostro viaggio meglio una jeep (molti usano i pulmini) in quanto le strade non sono assolutamente asfaltate e viaggiare comodi e sicuri è importante, forare o rimanere insabbiati in savana non è come in Italia che si scende dal mezzo per sostituire la ruota o per spingere tutti insieme ! …il mal di schiena dovuto alle buche ti rimane qualche giorno !
  • per il safari in savana verificate che sul mezzo vi sia una radio con cui l’autista o il vostro accompagnatore possano ricevere e dare notizie sull’avvistamento di animali, questo. aumenta notevolmente la quantità di animali che potrete osservare !
  • per vostra tranquillità, chiedete al vostro accompagnatore ragguagli nel caso il mezzo abbia un guasto o se per qualsiasi motivo la vostra macchina fotografica si distrugga durante il safari, capirete subito dalla risposta se la persona con cui avrete o state prendendo accordi è una persona seria …. io con Abdul ho avuto solo conferme sulla sua affidabilità e professionalità, vi lascio il suo nuovo sito web www.abdulkenyasafari.com dove vi è anche il blog con alcuni post
Questa è stata la mia esperienza e questo il mio pensiero, sicuramente vi saranno altre persone che positivamente hanno vissuto quest’avventura come altrettante l’avranno vissuta negativamente, la decisione finale comunque spetta sempre a voi.
Buona vacanze e “hakuna matata” sempre !
Enrica Zamperlin

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!