L'amore ai tempi dei social network. (Amori da copertina o da copertura?)

Meglio un amore sopravvissuto a una tempesta, di uno che si ripara sotto un ombrello di apparenza per due gocce di pioggia.

Riflettevo sugli amori, urlati o taciuti, veri o presunti tali.
Ormai tutti questi amori li vediamo ogni giorno, vengono sbattuti su internet per essere mostrati, in alcuni casi per essere festeggiati, in altri solo alla ricerca di un’approvazione di massa per convincere forse più se stessi che gli altri.
Vedo persone che il giorno prima si lamentano del partner e il giorno dopo sono lì a tentare l’autoconvincimento con il post di un bacio appassionato, roba che due triglie sarebbero più focose.

Mi chiedo, cosa se ne fa l’Amore vero di tutta quest’apparenza? Meglio un “..e vissero per sempre felici e contenti, come due struzzi con la testa sotto la sabbia”, o un “..e vissero trovando un equilibrio, a volte felici a volte meno, ma come due persone vere, forti di un Amore che li ha fatti crescere e maturare insieme”?
Io andrò sempre in giro a sventolare la bandiera dell’opzione due, quella del “nel male più che nel bene”, perché nel bene siamo capaci tutti. E non voglio puntare il dito sugli uomini, perché credetemi di eterne bambine ce ne sono e come.
Forse bisognerebbe iniziare a pensare che l’amore non è apparenza, la vita non è apparenza, non è tutto bianco o nero e che il grigio esiste, oltre che in 50 sfumature, in tutte le sue tonalità.

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