Si fa chiamare Diana, come la dea romana della caccia e le sue prede sono le vere bestie che popolano il nostro mondo: gli stupratori.

Il suo territorio è la città messicana Ciudad Juarez, al confine con gli Stati Uniti, una cittadina nota per essere la capitale mondiale dei femminicidi. Le donne a Ciudad lavorano fino a tarda sera nelle fabbriche e spesso, mentre tornano a casa, diventano vittime di violenza e abusi, soprattutto da parte degli autisti degli autobus notturni.

La vendetta di Diana parte proprio da loro. La giustiziera bionda è salita a bordo di un autobus con la pistola in mano e ha sparato al conducente, Roberto Flores Carrera, e il giorno successivo ha ripetuto la stessa azione con un altro autista, Freddy Zante.

“Le mie compagne hanno sofferto in silenzio, ma non possiamo tacere di più, siamo state vittime di violenze sessuali da parte dei conducenti che coprono il turno di notte qui a Juarez e nessuno ci difende o fa nulla per proteggerci. Quindi io sono uno strumento per vendicare le donne” ha lasciato scritto in un messaggio Diana.

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