Una donna indiana di 28 anni ha ingerito, sotto minacce e pressioni psicologiche del marito, un fortissimo veleno, con l’accusa di non essere stata capace di mettere al mondo un figlio maschio.

La vicenda è accaduta in Siya, nello Stato di Madhya Pradesh (India Centrale) dove la donna Sadhna viveva con il marito e due figlie. Il padre della vittima ha raccontato al The Times of India che la donna ha sempre subito fortissime pressioni per non riuscire a concepire figli.
Sadhna si era anche sottoposta ad un trattamento medico ma invece di due maschietti ha messo al mondo due figlie femmine.

La famiglia del marito si è messa quindi in contatto con un santone che ha sentenziato che “la donna non avrebbe mai potuto avere figli maschi.” A quella sentenza, il marito e i suoi cari hanno deciso di sopprimere Sadhna picchiandola selvaggiamente e poi obbligandola ad ingerire il veleno.

La corsa all’ospedale è stata inutile, la sposa era già morta ma aveva avuto la forza di raccontare al padre le torture alla quale era sottoposta.

 

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