Gli autovelox sono da tempo una delle più grandi preoccupazioni degli automobilisti.
Grazie alle nuove tecnologie ora è possibile segnalarne la presenza anche se è ormai ufficiale che nascondere i rilevatori di velocità rappresenta una truffa e quindi le eventuali multe prese possono essere contestate.

Queste le parole dei giudici della Seconda Sezione Penale della Cassazione. Come riportato sul Gazzettino infatti, il caso considerato dal tribunale della provincia di Cosenza, riguarda un autovelox in regola ma posizionato in modo da non poter essere visto dagli automobilisti.
Dopo essersi visto recapitare una multa per eccesso di velocità, un uomo ha deciso di presentare ricorso contro la decisione dei giudici del Riesame che aveva disposto restituzione di alcuni autovelox, poi sequestrati dal gip.

Gli autovelox per essere legali, e quindi le multe valide, devono essere ben visibili per la legge e gli automobilisti devono essere avvisati della presenza.

L’avvocato Fabio Capraro sottolinea:
“La decisione dei giudici del Palazzaccio  apre nuovi scenari per molti processi in corso a Treviso. L’autovelox non può essere usato in maniera indiscriminata per fare cassa e violando le regole. Depositerò la sentenza della Cassazione in almeno tre processi che ho in corso…”

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!