La prima volta che lo vide, lui stava tornando a riva dopo una lunga nuotata, camminava fra le onde come se fosse il dio del mare, con una tale sicurezza e padronanza di quell’elemento che lo faceva apparire agli occhi di Claudia come una divinità venuta dalla profondità degli abissi per unirsi ai poveri mortali.

Era bello, alto,il suo corpo atletico, ogni suo muscolo perfettamente definito, come chi vive in perfetta armonia con la natura che ricambiava questo amore.

I capelli scuri, i lineamenti mascolini ma allo stesso tempo delicati, le labbra perfette, disegnate, gli occhi scuri, lo sguardo intenso e penetrante. Brillava di luce propria anche se non faceva nulla per farsi notare, se ne stava per i fatti suoi, ma aveva un carisma innato che incantava.

Non era il solito belloccio palestrato che passa ore a definire in modo artificiale i muscoli. Lui sembrava una specie di Tarzan ma più intellettuale, pensò Claudia sorridendo. Poi lo vide sdraiarsi su uno scoglio e tirare fuori dallo zaino un libro. Tutte le donne erano in adorazione. Si sentivano gli squittii delle ragazzine e gli starnazzi delle donne un po’ più mature. Claudia lo ammirava attraverso i suoi occhiali da sole, senza fissarlo direttamente, ma con lo sguardo che sembrava perso verso l’orizzonte poco prima del tramonto.

Quella era la prima vacanza dopo la dolorosa e rocambolesca separazione da Giulio. Claudia aveva deciso di lasciarsi alle spalle quella storia dolorosa e pensare finalmente un pò a se stessa. Almeno quella doveva essere l’idea. I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dalla voce squillante di Valentina: “Ehi, non startene li tutta sola a torturati con i tuoi pensieri, vieni con noi a bere un aperitivo!” Valentina era una cara amica, ma aveva il dono innato di trovare le parole sbagliate nel momento sbagliato.

Claudia non amava la confusione, non le dispiaceva starsene sola e perdersi nei suoi pensieri, chissà perché, si domandava, la gente pensa che si possa stare bene solo in compagnia di qualcuno, a volte è così bello stare soli con se stessi, come sembrava facesse anche l’affascinante sconosciuto. Giulio era molto diverso da lei, lui amava essere al centro dell’attenzione, mescolarsi fra la gente, nel caos della città, Claudia si sentiva quasi a disagio nella confusione, amava leggere, stare accoccolata con la sua gatta Matilde, anche la sua piccola amica non amava la confusione e non aveva mai sopportato Giulio, forse aveva capito prima di lei che era falso e incapace di provare empatia.

Era quasi ora di cena, e dopo aver preso di corsa un aperitivo con Valentina e gli altri amici, salì in camera a farsi una doccia e prepararsi per la cena. Claudia. Valentina, Andrea e Luca avevano in mente di andare in un locale sulla spiaggia, pare che ci fosse un gruppo che suonava piuttosto bene, a Valentina piaceva molto la musica live e l’idea non le dispiacque. Mentre sceglieva con cura cosa indossare per la serata sentì l’inequivocabile beep del telefonino, era arrivato un messaggio e sapeva anche di chi. Non aveva ancora cancellato dalla rubrica il numero di Giulio, anche se oramai non voleva più averci a che fare, troppe bugie, illusioni e amare delusioni, ma il numero non aveva ancora voluto cancellarlo. “Mi dispiace davvero… mi manchi…”. “Si ti manco, brutto idiota, potevi pensarci prima”. Ovviamente non rispose, ma il fatto di aver ricevuto un suo messaggio le fece provare una piccola stupida sensazione di rivincita, per quel poco che valeva.

Quella sera decise di indossare un paio di jeans bianchi e un top color turchese che mettevano in risalto la pelle leggermente ambrata. Era una bella ragazza e lo sapeva anche se non amava mettersi troppo in mostra. Lunghi capelli biondo rosso e occhi verde chiaro, fisico quasi perfetto, anche se negli ultimi mesi aveva messo su un paio di chili che lei non apprezzava, ma gli uomini la trovavano ancora più sexy.

Sentì bussare alla porta, era Andrea. Claudia, Valentina e Luca e Andrea si conoscevano da anni, avevano frequentato la stessa università, sapevano tutto gli uni degli altri, non si facevano troppe domande, ogni tanto, la gente pensava che fossero due coppie, in realtà erano solo amici, anche se negli ultimi tempi, dopo la fine della storia con Giulio, Andrea era diventato più affettuoso nei confronti di Claudia, di solito tra di loro c’era un rapporto quasi cameratistico, si prendevano spesso in giro, sdrammatizzando le rispettive sfortune amorose, ma anche quella sera Andrea, quando la vide le disse: “Claudia stasera sei davvero bellissima” e le diede un bacio sulla guancia. Claudia sorrise e disse: “Hei, l’aria di mare ti ha risvegliato qualche istinto?” Anche Andrea sorrise e disse che i suoi istinti non avevano bisogno di essere risvegliati, con un tono tra l’ironico e il deluso. Claudia gli sorrise e scesero insieme nella hall dell’albergo dove Valentina e Luca li aspettavano per andare al Concerto. Ma prima si fermarono a mangiare qualcosa in un piccolo pub sulla spiaggia.

Il Locale non era molto lontano, e lungo la strada c’era parecchia gente che si dirigeva verso lo stesso posto, davanti al locale si era creata una folla di gente che aspettava di entrare.

I quattro amici si misero a chiacchierare insieme ad altri ragazzi e  uno di loro disse che il gruppo suonava davvero bene e c’era un chitarrista davvero fenomenale, pare fosse americano o inglese , mentre il resto del gruppo era italiano. Facevano musica rock, rivisitando pezzi degli anni 70 insieme a pezzi inediti. Non era un gruppo famoso, ma aveva un discreto numero di fan che li seguiva e apprezzava.

Erano quasi le 23.00 e si aprirono le porte del locale che da fuori sembrava meno grande, mentre aveva un palco davvero ampio e i  posti a sedere erano su gradinate in stile anfiteatro. Claudia si guardò intorno e vide che c’era davvero parecchia gente e si sedette insieme ai suoi amici.

 

(continua giovedì prossimo)

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!