Altro che prima volta, primo amore e primo bacio

È la prima volta dal ginecologo che non si scorda mai.

Quando ti trovi sulla sedia del ginecologo, con lo speculum pronto ad “infilzarti”, l’unica cosa che vorresti fare è scavare una fossa a mani nude ed immergerti completamente fino al collo.

Solitamente, quando si effettua la prima visita, la frase ricorrente che viene ripetuta per svariati minuti prima di cominciare il check up è “sollevi il bacino più su, ancora un po’, ancora, un altro po’ “ (e ahimè, chi ha fatto una visita, sa perfettamente a cosa mi riferisco!). E così, ti ritrovi a gambe all’aria ed inerme di fronte al mondo e lui, il ginecologo, che comincia l’ispezione della tua “paperella” come se fosse la cosa più normale del mondo (in effetti, lo è per lui, ma non per una povera donzella indifesa alle prime armi).

La visita si svolge in quattro step.

  • 1- L’imbarazzante momento in cui il cordialissimo ginecologo ti invita a togliere gli indumenti del piano di sotto. (Badate bene che la cosa più “spinosa”, è quella di camminare mezza nuda dallo spogliatoio al lettino)
  • 2- Poi dopo i convenevoli arriva il momento dell’ecografia interna. Con uno strumento simile ad un arnese da cucina affusolato, comincerà a perlustrare dentro di voi facendovi notare i piccoli dettagli su uno schermo che (ovviamente) per noi è tutto nero mentre per il medico rappresenta una sorta di giardino delle meraviglie e magari esclamerà anche a voce alta e con aria entusiasta: “qui è dove un giorno accoglierai il tuo bambino!” e tu lo guarderai con un sorriso da ebete annuendo e pensando “si certo, come dici tu, basta che ti muovi!!! “(Per la serie -Benvenuti nella puntata di “Esploriamo il corpo umano!Oggi parleremo della tua vagina!”- )
  • 3- Il momento clou! Quello in cui il nostro ormai intimissimo amico, comincia a scanagliare prima “a mano” dentro di te concludendo l’opera con il simpaticissimo pap-test.(La prima volta che vidi uno speculum, giuro che mi sentii male solo a guardarlo!)
  • 4- E poi, finalmente, dopo aver perso 45 kg. e rispettivamente 10 anni di vita, ti invita a rivestirti e a fare la consueta “chiacchierata” sul tipo di barriera che utilizzi per prevenire gravidanze indesiderate con eventuali ramanzine annesse e connesse (ma per il semplice fatto di riuscire a guardarlo in faccia, in quel momento, ti tranquillizzi, il cuore rallenta e il battito riprende ad essere regolare e finalmente da paonazza, riprendi il tuo colorito roseo).

Arrivederci e grazie, gli dici allegramente, pensando all’incontro dell’anno successivo che sarà sempre meno imbarazzante del precedente!

La prevenzione è importante ragazze! Pratichiamola tutte soprattutto superati i 25 anni con una frequenza regolare di almeno una volta all’anno.

Dobbiamo imparare a volerci bene! TANTO!

Effettuare visite di controllo, è il regalo più grande che possiamo fare a noi stesse! (Ironia a parte…)

 

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