Durante un convegno della Cgil sull’immagine delle donne, la presidente della Camera Laura Boldrini, sempre molto attenta alle tematiche femminili, attacca la deformazione della rappresentazione delle donne nei media:

“Uno stereotipo di donna del tutto irrealistico, modificato con le più sofisticate tecnologie del ritocco dell’immagine che creano effetti paradossali, porporzioni del corpo totalmente innaturali. Dove le vedete donne così?”.

Secondo la Boldrini infatti la figura della donna deve essere rivista, e sicuramente l’aiuto dei media come canale comunicativo è molto importante. Per questo motivo la presidente elogia a scelta della Rai di rinunciare a trasmettere Miss Italia e considera questa novità una decisione moderna e civile. “In tv solo il 2% esprime pareri e parla. Il resto è muto e a volte svestito” continua la presidente con l’auspicio è quello che la tv, in particolare quella pubblica, faccia da calamita per tutte le altre televisioni e network, lasciando che si ispirino ad una rivoluzione e lancia un appello: “Per aiutarci a rappresentare più fedelmente l’universo femminile può fare moltissimo anche la tv, in un Paese in cui la televisione costituisce ancora la prima fonte di informazione e intrattenimento per gran parte dei cittadini. In particolare, la tv di servizio pubblico, il cui pluralismo non può essere soltanto quello (pur essenziale) della equilibrata presenza delle forze politiche. C’è una par condicio che viene violata assai più frequentemente, ed è quella tra i generi e la loro rappresentazione”. Finalmente non si vedranno ragazze sfilare con un numero, i valori sono altri.

 

E a chi si è lamentato di questa scelta della Rai, la Boldrini lancia una domanda provocatoria: “è più grave che una donna debba togliersi i vestiti in tv o che si debba completamente coprire?”.

Alle osservazioni del presidente Boldrini replica con un invito la patron del concorso, Patrizia Mirigliani:  “Avrei piacere di incontrare personalmente la Presidente Laura Boldrini per renderla partecipe di quanto Miss Italia abbia fatto per le donne, ovviamente in un settore a lei poco conosciuto. Se poi si riferisce al format televisivo portato avanti dalla Rai nelle ultime edizioni, faccio presente che da anni chiedo invano una rivisitazione del programma alla luce di una nuova immagine della donna, non essendo a livello contrattuale di mia competenza”. La Mirigliani difende quindi la storia e l’immagine di Miss Italia.  La presidente della Camera invece ha sottolineato come una trasformazione culturale che possa agevolare una diversa rappresentazione della donna lontana dall’odierno stereotipo è un passo non indifferente. E osserva:

“In giro per l’Europa non è abituale usare donne semi nude per vendere yogurt, televisori, valigie così come all’estero, sarebbe difficile vedere in onda uno spot in cui papà e bambini stanno seduti a tavola, mentre la mamma in piedi serve tutti. Da noi è normale che la donna debba servire”.

Una negativa anomalia. (Usando parole sue).

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