Un uomo talmente innamorato che non si rendeva conto che la squillo per la quale aveva perso la testa gli stava rubando pian piano dei soldi, 35.000 euro per l’esattezza. La donna stava per mettere le mani su altri 100mila e anche sulla casa, nella quale si era trasferita. 
La romena 27enne protagonista di questa vicenda, ora è accusata di circonvenzione di incapace e ha portato la magistratura a chiedere il suo rinvio a giudizio. La vittima è un impiegato trevigiano di 51 anni che si è innamorato di quella prostituta conosciuta lungo il Terraglio.

Quando la donna torna in Romania comincia a esercitare un pressing incessante sul fidanzato. Ogni giorno lo chiama pretendendo migliaia di euro: cure mediche, spese di prima necessità, perfino un computer per una sua amica. La strategia frutta alla donna 35mila euro. Quando la donna decide di tornare in Italia le richieste si moltiplicano.

La 27enne chiede di diventare la badante della madre dell’uomo e per questo riceve un sussidio e la possibilità di vivere in un appartamento. Poi passa alle minacce:  “Se non mi dai 100mila euro e la casa ti rovino, andrò in tribunale a dire che eri tu a costringermi a prostituirmi”. Finalmente l’uomo si confida con un amico che lo accompagna dai poliziotti della Mobile di Treviso.

Il responsabile racconta: “Gli abbiamo spiegato di non fare alcun versamento e abbiamo eseguito tutti gli accertamenti necessari  riuscendo a ricostruire il contesto in cui venivano rivolte alla vittima le richieste di denaro”. 

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