È morta Sophia Maria, una delle bambine in lista per essere sottoposte alla cura con il metodo Stamina Era affetta da atrofia muscolare spinale è morta e la famiglia aveva vinto il ricorso per curare la bimba con le staminali ma la piccola non ha avuto il tempo di iniziare le cure, spegnendosi il 2 giugno. Sophia Maria aveva soltanto sei mesi, ed era di Bracciano.

“La piccola però è morta lo scorso 2 giugno, senza essere riuscita a ottenere la cura, perché – sostiene Vannoni – agli Spedali Civili di Brescia non c’era posto e non c’era possibilità di ampliare gli accessi”. Secondo il fondatore di Stamina la colpa di questo decesso è della nuova legge sulle staminali approvata a fine maggio, perché “con il testo precedente, bocciato dal Parlamento, si sarebbe potuto invece ampliare la possibilità di offrire la cure. Ora è tutto sulle spalle degli Spedali Civili di Brescia, che non sono in grado di dare risposte sufficienti e si è creata una lista d’attesa lunghissima”. Il papà della bambina, riferisce Vannoni, avrebbe deciso di far causa “per omicidio volontario” agli Spedali Civili e al ministero della Salute.

L’altra Sofia. Migliorano le condizioni di un’altra bimba, Sofia di Firenze, di cui noi vi avevamo erroneamente parlato in precedenza, la cui storia è stata resa pubblica anche grazie ad un servizio delle Iene. La piccola, affetta da Leucodistrofia, ha fatto la prima infusione nell’ospedale civile di Brescia e sta iniziando a muovere gli arti. Purtroppo non volevamo turbarvi diffondendo una notizia non corretta, abbiamo solo ripreso un lancio di agenzia e abbiamo provveduto a rettificare!

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