Una maestra, 57 enne, e la coordinatrice, 63, sono state arrestate dalla polizia per maltrattamenti e percosse a bambini di un asilo della Capitale.
Come per casi analoghi anche le maestre in questione sono state incastrate dalle telecamere. Dopo alcune testimonianze infatti gli inquirenti avevano installato in aula dei dispositivi per riprendere le donne al lavoro.
Dalle indagini è emerso che nonostante la maestra fosse stata più volte criticata e ripresa anche dalle sue colleghe per i suoi metodi educativì, lei non si lasciava intimidire perchè coperta dalla direttrice: l’altra donna arrestata. La direttrice, infatti, avrebbe cercato di mettere tutto a tacere senza prendere alcun provvedimento e avrebbe fatto ricorso anche a forme di intimidazioni e ritorsioni nei confronti di chi accusava la maestra.

Diversi i comportamenti che le rendono colpevoli: tra questi, quella di un bimbo colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni e per questo costretto dalla maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia.

Umiliazioni verbali verso bambini portatori di disagi e difficoltà psicoinfantili, che venivano apostrofati come scemo, zozzo o bastardo. Gli alunni vivevano in un clima di terrore. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, erano incitati alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri.

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