“Ho fatto un balletto mentre la polizia faceva i rilievi nella stanza di Meredith, l’ho fatto per calmarmi

La 25enne, accusata insieme al fidanzato dell’epoca Raffaele Sollecito di aver ucciso la coinquilina Meredith Kercher, lo racconta nel suo libro di memorie.
I due giovani si sono sempre dichiarati non colpevoli e così sembrava che fosse anche per la giustizia italiana, che li ha dichiarati innocenti fino al secondo grado di giudizio. Di poche settimane fa la sentenza che ha invece annullato l’assoluzione facendo ripartire il processo da zero.
La Knox nel frattempo è tornata negli Stati Uniti dove il suo libro di memorie, dall’arresto alla prigionia,  le ha già fruttato 4 milioni di dollari.

Tante le rivelazioni inedite: dalle molestie sessuali in carcere al desiderio di morire, suicidandosi con il vetro o la candeggina. Accusata di aver avuto un comportamento insolito durante i rilievi della polizia nella stanza del delitto, quanto il cadavere di Meredith era ancora sul posto, Amanda si è difesa così: “Indossai guanti e calzini protettivi e mi misi a cantare, muovendo le braccia come nella conduzione di un musical”, racconta, “un tentativo per allentare la tensione perché tutto era così surreale e terribile”.

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