Sarah Houston, una giovane di 23 anni, studente di medicina, dopo aver combattuto per anni contro bulimia e anoressia è stata trovata morta nella camera da letto della casa che condivideva con altre studenti della stessa facoltà lo scorso settembre. Ad ucciderla, secondo il parere del medico legale, sarebbe stata una dose non regolare di una pillola dimagrante (Dnp) acquistata su internet e importata dalla Spagna nel Regno Unito come un farmaco “brucia grassi” dedicato ai culturisti.

Il decesso è avvenuto lo scorso settembre ma la famiglia della giovane ragazza sta portando avanti una battaglia per incitare il governo a bandire una volta per tutte la Dnp: le capsule, infatti, continuano ad essere disponibili per l’acquisto online perché impiegate come pesticida industriale. Il padre ha lanciato un appello ai venditori: “Se avete un briciolo di decenza vi dovete fermare”.

Attualmente sono ben 62 i decessi imputabili all’uso di Dnp, anche se i funzionari della sanità britannica hanno avvertito che la sostanza non è adatta al consumo umano e potrebbe essere ‘estremamente pericolosa’ per la salute.

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