Una bimba nata in Mississippi con il virus dell’Aids sembra essere guarita dopo essere stata curata con un cocktail di medicine sin dalle prime ore dopo la nascita.

Secondo i medici, la decisione di intervenire con i farmaci sin da poche ore dopo la nascita (una pratica inconsueta) ha impedito la formazione della cosiddetta riserva virale che ospita il virus. Pare che la bimba fosse stata infettata quando era ancora nel grembo della madre, piuttosto che durante il parto, e poiché il livello di infezione era ancora basso i medici hanno prescritto alla bimba tre differenti farmaci come trattamento, e non come profilassi. I livelli del virus, scrive il NYT, si sono ridotti rapidamente, e dopo un mese non erano neanche più rilevabili. Dal momento che il virus non è stato più rilevato nel sangue della bimba, il trattamento è stato quindi sospeso.

Una prima vittoria assoluta nella lotta contro l’Aids. “Questo prova che l’Hiv puo’ essere potenzialmente curabile negli infanti”, ha affermato la dottoressa Deborah Persaud, virologo della Johns Hopkins University di Baltimore, che ha illustrato i risultati della profilassi seguita alla ‘Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections’ di Atlanta.  Quando la piccola è nata in un ospedale di campagna la madre non sapeve di essere positiva all’HIV,  lo ha scoperto a seguito di analisi nell’ospedale dove ha partorito.

Anche se ricercatori esortano però alla cautela, sottolineando che al momento si tratta di un caso unico, la guarigione della bimba potrebbe aprire la strada alla cura di centinaia di migliaia di bimbi che ogni anno nascono affetti dall’Aids, soprattutto in Africa. Il caso della bimba del Mississippi, che ora ha due anni e mezzo, se confermato, scrive il New York Times, sarà il secondo documentato di un paziente guarito dall’Aids. Il primo fu quello di un uomo adulto, Timothy Brown, noto come il paziente di Berlino, guarito nel 2007 dopo un trapianto di midollo osseo.

Una buona notizia che speriamo sia la prima di una lunga serie, perchè purtroppo sono ancora migliaia le persone, per lo più bambini, soprattutto nel cosiddetto “terzo mondo” che muoiono ogni anno di Aids, e anche se i riflettori si sono spenti su questa tragedia, la malattia purtroppo è ancora terribilmente presente.

 

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