Nià Pettitt: "Chiedevo scusa per la mia pelle e non mettevo costumi. Ora non più"

Nià Pettitt: "Chiedevo scusa per la mia pelle e non mettevo costumi. Ora non più"
Fonte: Instagram @niathelight
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Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha fatto ricorso a Photoshop o ad applicazioni simili per modificare quella foto che metteva troppo in evidenza uno scomodo difettuccio. Se spostiamo il focus sul mondo della moda, modificare le foto è all’ordine del giorno portando, anche in maniera estrema, a ricercare la perfezione, costi quel che costi.

L’editing posticcio è l’arma vincente dei fotografi al fine di rendere modelle e personalità legate al mondo dello spettacolo belle e impeccabili eliminando da viso e corpo ogni imperfezione.

Ogni comune mortale ha qualche piccolo segno che vorrebbe eliminare, ma il segreto è imparare a conviverci. A fare tesoro di questa filosofia è stato il brand di intimo Aerie che, dal 2014, come riporta Cosmopolitan continua a dire no al fotoritocco facendo del realismo il suo punto di forza.

Le immagini del brand permettono finalmente a tutte le donne di sentirsi rappresentate, in quanto le modelle chiamate in causa sono immortalate senza cancellare dettagli come rotondità, smagliature, cellulite. Come il caso della modella Nià Pettitt che dal suo profilo Instagram incoraggia le ragazze ad accettarsi per quello che sono, con pregi e difetti estetici annessi. Nella gallery alcune foto del suo profilo con messaggi di autostima e di incoraggiamento.

In età adolescenziale Nià Pettitt ha sofferto di acne che le ha lasciato segni sul viso e sulla schiena e ha delle smagliature su gambe e glutei: questo le ha impedito per un lungo periodo di mostrarsi in pubblico con disinvoltura.

Ricordo che quando avevo sette anni, l’acne cominciò a comparire sul mio viso e questo ha contribuito a farmi diventare vittima di episodi di bullismo a scuola. Questo è successo fino all’età di 17 anni quando l’acne mi si era diffusa su tutta la schiena. Ricordo di aver partecipato a una festa e di aver indossato un vestito carino, ma ho voluto indossare sopra un maglione per non lasciare scoperte le spalle. Anche indossare il bikini era un problema perché mi sentivo in imbarazzo per le smagliature. Mi sono vergognata spesso della mia pelle, anche quando ero negli spogliatoi e ho capito che mi stavo concentrando troppo su ogni singolo difetto della mia pelle”.

Nel 2015 il suo hashtag #AerieReal ha contribuito all’aumento delle vendite del brand che sono cresciute del 20% in quell’anno.

La scelta responsabile e di incoraggiamento di Nia Pettitt ha sicuramente dato i suoi frutti e il messaggio è passato chiaramente: l’autostima delle donne si fortifica veicolando il messaggio che ognuna è bella a modo suo, perché ha un corpo unico e irripetibile creato da imperfezioni che lo rendono meraviglioso così com’è, senza ritocchi, perché nessun programma riuscirebbe a crearlo come ha fatto la Natura.