Da sempre l’amore e tutte le sue declinazioni all’interno della coppia vengono associate al nostro organo vitale, potente e per certi versi misterioso: il cuore.

Ed infatti diciamo: “Mi sei entrato nel cuore”, “ti dono il mio cuore”, “mi fai battere il cuore”, oppure “ho il cuore a pezzi”, “mi hai trafitto il cuore”, “hai lasciato il mio cuore ferito e sanguinante”.

Ci sarà un nesso?!

 

I modi di dire restano forse sul generico ma riflettono la realtà perché intuiscono il ruolo fondamentale di quest’organo e di tutto l’apparato cardiocircolatorio nell’andamento della relazione di coppia, dello star bene o dell’ammalarsi. Non dimentichiamo che le malattie cardiache e cardiovascolari sono ad oggi la principale causa di morte e di invalidità nei paesi industrializzati e la letteratura in merito non lascia spazio a dubbi.

Cosa mette a rischio la salute cardiovascolare?

Non soltanto l’esser coniugati protegge la salute cardiovascolare ma anche gli aspetti qualitativi della relazione coniugale possono sia impedire che esser causa di malattie cardiovascolari. Le DONNE vanno incontro a maggiori rischi per la loro salute cardiaca se reprimono l’espressione della loro emotività e dei loro sentimenti in nome del mantenimento di un apparente equilibrio coniugale o comunque per mantenere l’accordo nel rapporto e non minacciarne la stabilità.

E allora non reprimetevi! Non tenetevi le cose dentro!

Soprattutto perchè, nelle donne, la soddisfazione matrimoniale è un fattore protettivo per patologie cardiovascolari, come l’aterosclerosi, ed al contrario percepire l’ostilità nel marito o essere in disaccordo con lui può essere invece un rischio. Quindi non dimenticate: comunicare e confidarsi con il proprio partner rende più soddisfacente il rapporto e più longevi.

Gli UOMINI vanno invece incontro ad un maggior rischio cardiaco se non hanno accanto una moglie, una compagna che possano definire “presente”. Anche per loro interazioni negative fra coniugi comportano conseguenze negative per la salute coronarica e cardiovascolare di entrambi i partner: nelle relazioni conflittuali la salute cardiaca degli uomini è messa maggiormente a rischio dall’ostilità, dal “bisogno” di controllare o prevalere nelle discussioni con rabbia ed antagonismo. Inoltre, negli uomini è un rischio anche quando tendono a sottovalutare la loro ostilità, la dominanza o i loro stati di rabbia.

In realtà è un circolo che si autoalimenta: è come e quanto le donne percepiscano l’ostilità dei loro uomini ad influire sia sul rischio cardiaco del loro marito/partner che contemporaneamente delle donne stesse.

Il sesso come medicina: Gli studi sono concordi anche sul cosa fa bene al cuore: si riscontrano effetti significativamente positivi del “contatto caldo” fra partner, dato da presenza, abbracci, carezze, baci, scambio d’affetto, contatto fisico ed emotivo…

La sessualità di coppia è senza dubbio un’attività salutare per la salute cardiaca e cardiovascolare.

Anche per chi ha già disturbi coronarici o cardiovascolari il rapporto sessuale rappresenta uno stress modesto per il cuore: un’attività sessuale frequente e regolare è un fattore di longevità ed infatti una precoce cessazione dell’attività sessuale (prima dei 70 anni) si associa ad un maggior rischio di mortalità.

infedeltà

Gli infedeli rischiano l’infarto!

Dettaglio interessante è il fatto che la sessualità è sì un fattore protettivo ma lo è soprattutto se svolta col proprio coniuge o partner ufficiale!

L’infedeltà maschile si associa infatti ad un rischio più alto di eventi cardiovascolari maggiori (infarti del miocardio, ischemie…)!

Inoltre se le relazioni extraconiugali sono stabili e non occasionali c’è una più alta incidenza di queste patologie nella maggior parte di uomini che non percepiscono un desiderio sessuale ridotto nella loro partner ufficiale, cioè uomini che sanno che comunque lei non sospetta nulla e li aspetta a casa con lo stesso desiderio di sempre. Ma non è solo l’infedeltà a minare la salute maschile, anche l’uomo con disfunzione erettile è a rischio: la salute del suo cuore risulta essere protetta solo se ha una relazione con una partner sessualmente interessata a lui e che lo desidera.

Al contrario percepire una mancanza di desiderio sessuale mette a maggior rischio le coronarie.

Attenzione quindi! Lo stress di coppia è tutt’altro che momentaneo e leggero poichè sostituisce con la stessa intensità, ma in negativo, la fondamentale fonte di supporto e conforto che la relazione offre solitamente!

La relazione di coppia è vissuta molto più intensamente nella vita adulta e quindi è la più influente sulla salute del cuore.

 

Dunque, ciò che fa battere il cuore potenzialmente ha anche modo di “spezzarlo”!

Dott.ssa Cristina Colantuono

Ho scritto questo articolo con l’aiuto della Dott.ssa Eleonora Arezzo

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