C’è chi organizza cene e grandi pranzi di compleanno e chi invece, come Antonella Elia, preferisce i funeral party. Quasi un controsenso anche solo la parola stessa; in fondo, cosa ci sarebbe davvero da festeggiare in un “funerale?”. Ma i festeggiamenti e i propositi dell’attrice e show girl italiana erano in realtà tutti positivi, come lei stessa spiegò in un’intervista per Vanity Fair nel 2017, quando compì 53 anni.

Ho avuto l’idea da un libro di Cristóbal Jodorowsky che parlava per la prima volta di psico-magia, un rito in grado di migliorare la tua vita esasperando certi eventi come il festeggiamento di un compleanno.

Ha spiegato la ex opinionista del Grande Fratello. Un modo quindi di vedere un avvenimento importante con una chiave più obiettiva e no, non negativa, anzi. L’1 novembre 2017, per celebrare il suo 53° anno d’età, Antonella Elia ha così deciso di agghindare la sua casa con i colori cupi della notte, lo stesso buio che ormai da tempo attanagliava il suo animo battagliero. Chi la conosce fin dai suoi esordi la ricorderà quasi sicuramente al fianco di Mike Bongiorno negli anni d’oro de La ruota della fortuna a bisticciare per la telepromozione di una pelliccia o ancora a co-condurre l’edizione del 1997 di Zelig. Un’artista che ha trovato successo non solo in Italia ma anche all’estero grazie alla partecipazione come comparsa in celebri pellicole come The Aviator di Martin Scorsese, Ocean’s Twelve di Steven Soderbergh e The Terminal del celebre Steven Spielberg. Ma cosa ha seppellito quindi Antonella durante il suo party?

Ho organizzato il funeral party perché volevo seppellire tutte le cose brutte del mio passato e rinascere con tutta la bellezza possibile. […] Sono ancora sotto shock da un paio di giorni, ma non ho capito se dipenda dal rito o dal fatto che avessi rimesso a posto casa fino alle 5 della mattina. Per me i compleanni sono sempre molto impegnativi. Questa volta era importante cancellare il brutto e celebrare il bello che ho avuto nella mia vita. I miei amici mi hanno dato tutti un bacio e, in quel momento, ho sentito una valanga di amore: mi ha fatto sentire in una famiglia enorme.

Ha continuato Antonella Elia, spiegando quindi quanto per lei fosse necessaria una festa del genere per “purificarsi” da tutta l’energia negativa del passato e accogliere così appieno quella positiva.

In fondo è stata proprio lei ad ammettere che i compleanni sono un evento davvero impegnativo, non per quanto riguarda i festeggiamenti o i preparativi, piuttosto impegnativi per noi stessi. È impossibile non tornare indietro al compleanno precedente, chiedendosi: “Cosa è davvero cambiato della mia vita? Cosa in meglio, cosa in peggio?”. E poi c’è anche la vecchiaia da tenere in considerazione.

Non ho paura, ne ho proprio il terrore. Mi spaventa l’immobilità, la noia, il non poter più essere iperattiva come sono. Ho sempre voglia di muovermi, di conoscere, di vedere.

Ma per Antonella quel funeral party fu indispensabile per molti altri motivi.

Rivivo sempre lo stesso copione dell’infanzia: credo di ricreare l’instabilità per sentirmi viva come quando ero ragazza. […] Ho perso entrambi i genitori molto presto ed è stato difficile: un modello vero e proprio non l’ho mai avuto. Per un po’ di tempo ho vissuto con i miei nonni almeno fino a quando mio padre non mi ha allontanato anche da loro. […] Credo fosse geloso di mia nonna, per me era come una seconda mamma.

L’idea del funeral party, in questo senso, è quindi più benefica che altro: è un modo per lasciarsi alle spalle dolori, sofferenze, e provare a ripartire daccapo. Come ha fatto lei, che dopo essere sparita per un po’ dalla tv è tornata come concorrente di reality, e poi, come detto, in qualità di opinionista del GF Vip (dove è stata sostituita nel 2021).

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