Hunziker: "Mio padre un alcolizzato" e Mamma Ineke: "Michelle nella setta: un inferno"

Michelle Hunziker si è raccontata a Verissimo nella puntata di sabato 4 novembre 2017, tornando a parlare della sua vita nella setta della maga Clelia e della sua infanzia a travagliata. Il giorno dopo, a Domenica In, anche la madre Ineke ha voluto riflettere sul passato della figlia e ha lanciato un messaggio a tutti i genitori.

Io ho avuto un’infanzia abbastanza difficile, con un papà che amavo tantissimo ma purtroppo era alcolizzato. Come tanti figli l’ho giudicato e a 14, 15 anni ho smesso di parlare con lui.

Michelle Hunziker si è rivelata con la conduttrice Silvia Toffanin nella puntata di sabato 4 novembre 2017 di Verissimo. La showgirl svizzera, a cavallo della pubblicazione del suo libro Una vita apparentemente perfetta, oltre a tornare a parlare della sua vita nella setta che l’ha allontanata per anni dalla famiglia e dall’ex marito Eros Ramazzotti, racconta anche di come la sua infanzia sia stata difficile da sopportare per colpa dell’alcolismo del padre che l’ha portata non solo a una tensione psicologica, ma anche fisica.

Ho smesso di parlarci, però era una ferita incredibile dentro. […] Poi questa ferita si è manifestata attraverso uno stress pazzesco, anche fisico e questa signora (la maga Clelia ndr.) mi fece confessare questo dolore ed ebbe l’illuminazione di dirmi: “Guarda, secondo me tu devi a casa del tuo papà, abbracciarlo e dirgli che gli vuoi bene perché non lo devi giudicare. Lui è il tuo papà e lo sarà per sempre. […] E lì, ritrovai mio padre.

Ha ammesso Michelle, parlando dei tristi momenti che hanno caratterizzato la sua adolescenza e gli anni a seguire. Uno stress quindi che ha però aperto le porte a un’altra realtà forse ancora più terribile della precedente, ovvero quella della setta di Clelia.

Secondo il racconto della Hunziker, la donna si è  approfittata non solo della sua giovane età ma anche della una condizione psicologica, facendo leva sul rapporto di una Michelle giovanissima con un padre assente e segnato dai problemi legati all’alcool.

Ho iniziato facendo pranoterapie. Però, essendo io un personaggio pubblico, man mano riusciva a reclutare della gente e diventavano sempre di più i suoi pazienti.

Ha spiegato ancora Michelle a Silvia Toffanin. Da lì in poi, quindi, per la conduttrice svizzera è stato un calvario durato anni che l’ha allontanata dalla sua vita familiare e dalla vera se stessa. Ma com’è riuscita a insinuarsi così nel profondo questa guru? A raccontarlo è sempre la Hunziker: diversamente da ciò che si potrebbe pensare, Clelia era tutt’altro che simile a una qualsiasi altra maga presente sul piccolo schermo, quello su cui faceva spesso leva era quindi la sua bellezza, la sua semplicità e soprattutto l’apparente aria di fiducia che ruotava intorno alla sua figura.

Lei era il contrario di come noi immaginiamo oggi Vanna Marchi. […] Era una donna intelligentissima e ti ispirava un sacco di fiducia.

Insieme alle rivelazioni di Michelle, anche la madre Ineke Hunziker ha voluto spiegare dal suo punto di vista il modo in cui ha vissuto tale situazione e lo fa ha fatto attraverso un suo intervento nel programma televisivo Domenica In, in onda il 5 novembre 2017 su Rai 1.

In 74 anni non penso di aver sofferto così tanto. Mia figlia è stata coraggiosa nel raccontare cosa le è capitato e anche io voglio essere coraggiosa perché non vorrei mai e poi mai che altre mamme soffrano come ho sofferto io.

Ha ammesso Ineke alla conduttrice del programma, Cristina Parodi. Un messaggio, o meglio un vero e proprio appello sofferto ma necessario per allarmare e sensibilizzare tutti i genitori su una questione delicata come l’allontanamento dei propri figli per colpa di sette e organizzazioni:

Cercate di capire subito quando i ragazzi cominciano ad avere un attaccamento particolare perché potrebbe essere troppo tardi.

La madre di Michelle ha inoltre riflettuto e ripercorso tutta la vicenda, partendo dalla giovane età della figlia:

Era una ragazza giovanissima, è diventata mamma a 19 anni, lei aveva tanta voglia di vivere però era anche molto insicura e fragile, è stata una preda facile.

Un’insicurezza quella di Michelle che l’ha portata a cadere nella tragica tela della guru Clelia e della sua setta. Ma la showgirl svizzera non è stata l’unica vittima di questa organizzazione:

Io ho chiesto al mio socio di lavoro, era un ragazzo all’epoca, aveva 34 anni, se poteva fare finta che doveva fare una terapia e se riusciva a sentire qualcosa, come stava Michelle, cosa le succedeva. Lui è andato a questo appuntamento e circa 4 settimane dopo mi chiama sua moglie, disperata e in lacrime, dicendo che hanno dovuto chiudere il marito in casa perché era diventato completamente dipendente da questa donna. Dopo 3 anni sono crollata, il mio fisico non ha retto più e continuavo a svenire. […] Alla fine ho dovuto mettere un peacemaker.

Ha spiegato Ineke. A nulla sono serviti per anni le richieste di aiuto della madre o della famiglia intorno alla showgirl svizzera, ogni messaggio o telefonata veniva filtrato e anche per questo motivo Michelle non ha potuto avere contatti con sua madre per ben 4 anni.

Era impossibile avere contatti con lei. Quando è successo questo avevo una rabbia terribile, prima di tutto una rabbia nei confronti di questa donna (la maga Clelia, nrd.) e ho preso la macchina e una mazza da baseball perché volevo andare a picchiarla. Poi mi hanno fermato, soprattutto Eros, e mi ha detto che non potevo fare una cosa del genere perché eravamo personaggi pubblici. Ho fatto di tutto, […] è stato un inferno.

Un inferno durato cinque anni al quale con forma e determinazione è però riuscita a mettere la parola fine. Ineke ha raccontato visibilmente commossa alla telecamera la prima telefonata ricevuta da Michelle dopo essere uscita da quella setta che stava strappandole via l’intera esistenza.

Mi telefonò e mi disse: “Mamma, posso venire domani a colazione?”. Le ho preparato la colazione all’olandese come lei era abituata a casa quando era bambina. Quando è arrivata è stata la gioia più grande della mia vita.

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