La Fede è stata la prima grande ragione di viaggio, che ha spinto intere masse di popolazioni a spostarsi per cominciare un cammino di purificazione, o per portarlo al termine, verso monasteri,chiese,santuari e luoghi di culto. Con radici antichissime e sopravvissuto fino ai giorni nostri, il così detto “turismo religioso” è ancora fortemente diffuso,soprattutto in e verso l’Italia, e sembra non risentire affatto della crisi! Ogni hanno infatti questo particolare turismo muove più di 300 milioni persone, con un fatturato di 18 miliardi l’anno, tra cui 4,5 di questi destinati al nostro paese, grazie anche alla creazione, o alla modernizzazione, delle strutte,dei servizi,i trasporti e ai punti di ristoro addetti ad accogliere i religiosi, che non solo da un lato muovono e sostengono un enorme business, ma sono dall’altro lato anche un grosso contributo allo sviluppo sostenibile di un territorio,in quanto il turista religioso è per definizione rispettoso della sacralità del luogo che va a visitare. In Italia vi arrivano un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche l’anno, con una stra grande maggioranza di stranieri,che costituiscono circa il 60%, suddivisi con 45,3% di religiosi in arrivo dall’Europa ed il 14,9% dai Paesi extraeuropei, ed hannno una media tra 30 e i 50, e si affidano per la maggioranze alle agenzie o ai tour operator.

I dati del turismo religioso in Italia testimoniano il potenziale del bene religioso come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione ai santuari e ai luoghi di culto costituisce una valida occasione di interesse per le opere d’arte e rappresenta anche la possibilità di conoscenza del territorio all’interno del quale essi insistono diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità. Roma e il Vaticano, Assisi con la Basilica di San Francesco, patrimonio dell’Unesco, il santuario della Madonna di Loreto e poi San Giovanni Rotondo, sede del santuario di Padre Pio di Pietrelcina, sono tra i luoghi sacri più visitati e conosciuti in Italia, ma tutta via, il pellegrinaggio vero e proprio ha le sue radici in Spagna,dove Il Cammino di Santiago è quell’antico sentiero battuto da milioni di pellegrini fin dal Medioevo, che unisce i Pirenei al santuario di Santiago di Compostela, in cui la tradizione colloca la tomba di Giacomo il Maggiore, tutt’oggi una delle mete religiose più visitate all’anno. Ma non è solo il cristianesimo a muover milioni di persone: nonostante la crisi e il vertiginoso aumento di prezzi, il viaggio alla Mecca, in Arabia Saudita, coinvolge ogni anno circa tre milioni di persone. Al pari di Lourdes, la città natale di Maometto è una grande meta mondiale del pellegrinaggio, in quanto ogni buon musulmano deve recarsi in visita almeno una volta nella vita, ed è severamente vietato l’accesso ai non credenti.
Lo stesso vale per l’Ebraismo: ogni dodici mesi milioni di persone si recano al Muro del Pianto di Gerusalemme, simbolo della fede ebraica e vero e proprio tempio a cielo aperto dove gli ebrei sono soliti recarsi per i momenti di raccoglimento e preghiera oltre ad essere meta di pellegrinaggio e di visita da turisti provenienti da tutto il mondo. E’ usanza di questo luogo sacro inviare preghiere scritte in piccoli biglietti di carta poste nelle fessure del Muro del Pianto. Contrariamente a ciò che si è portati a pensare, lo stereotipo del turista religioso di mezza età e stato superato e rivisto grazie alla larga partecipazione e approvazione da parte dei giovani ad esempio alle giornate mondiali della gioventù svoltesi in tutto il mondo!

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