Dopo il “no” di sette famiglie adottive ecco che una neonata di Napoli affetta da sindrome di down ha finalmente trovato il suo speciale papà, un uomo che l’ha accettata e voluta senza battere ciglio. Nessuna mamma per la piccola, almeno per ora, in quanto l’uomo che ha chiesto la sua adozione è single ma con una grande forza d’animo e un amore immenso per colei che a breve, per legge, potrebbe diventare ufficialmente sua figlia.
Una vicenda finita nel migliore dei modi che smuove non poco l’opinione pubblica e il mondo delle adozioni in Italia: come riportato il 4 ottobre 2017 dalle maggiori testate nazionali, al momento della nascita la neonata era stata abbandonata in ospedale a seguito di un parto anonimo. Il futuro della piccola è stata quindi affidato dall’ospedale di Napoli al Tribunale della città al fine di trovare una famiglia che la ospitasse. È stato proprio in quel momento che è cominciata l’Odissea della neonata.

I primi interventi dei giudici sono stati vani poiché nessuna delle famiglie in lista d’attesa per l’azione voleva prendersi la responsabilità di accogliere nella propria casa una bambina affetta da disabilità. Finché non si è presentata sotto gli occhi del Tribunale la specifica richiesta di un uomo, che tanto desiderava prendersi cura di un bambino, senza porre alcuna condizione e, quindi, anche indipendentemente dalla sua condizione cromosomica. I giudici hanno preso in considerazione la domanda dell’uomo single per tutelare la piccola neonata, nonostante la legge che regoli l’adozione in Italia sia ferrea su diversi punti, uno dei quali la negazione dell’affido a individui non sposati. Una norma rigida, sì, ma che offre anche la possibilità (in casi particolari come una grave disabilità) di fare appello all’eccezione che regola le “adozioni speciali”, salvaguardando il piccolo in questione anche attraverso l’affido a chi non vive in coppia.

13

È cominciata così la nuova vita della neonata con il suo neo-papà attraverso un periodo di affidamento preadottivo dove, se l’uomo verrà ritenuto idoneo dal Tribunale di Napoli, potrà diventare ufficialmente il padre della bambina, come stabilito dall’articolo 11 della legge 184 del 1983 che regola le adozioni speciali.

Va da sé che la vicenda è destinata, giustamente, ad alimentare il dibattito sui limiti alle adozioni di single e coppie non sposate e getta anche nuova luce sul dibattito della paternità non subordinata, in una scala dei valori, alla maternità.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!