Avete mai visto “Stranger Things”? È una meravigliosa serie originale Netflix – che piace molto a chi è stato ragazzino negli anni ’80 – in cui i protagonisti sono quattro ragazzini. Tra loro ce n’è uno che si chiama Gaten Matarazzo, giovanissimo attore ma con un talento inversamente proporzionale alla sua età.

Gaten interpreta Dustin, un ragazzino che soffre di un’anomalia genetica che prende il nome di displasia cleidocranica, una patologia che, fra le altre cose, prevede un mancato sviluppo della dentatura permanente o lo sviluppo di denti sovrannumerari. Stavolta non si tratta di un trucco di scena – come si potrebbe facilmente pensare – e Gaten, benché giovane, ha già superato l’età della dentizione: l’anomalia è una caratteristica di questo attore.

Ma di cosa si tratta? La displasia cleidocranica, che ha colpito Gaten Matarazzo, è una malattia congenita di tipo ereditario, dovuta a una mutazione genetica. L’aspetto di chi soffre di questo problema non è omogeneo, perché i fenomeni afferenti alla displasia cleidocranica possono essere anche molto differenti tra loro. Ad alcuni, per esempio, non cadono i denti da latte – che restano sulle gengive fino a che non sono adulti, dando quasi l’idea che siano assenti – tanto appaiono piccoli su un individuo non più preadolescente.

Altre persone invece sviluppano dei denti in più, oppure invece non ne sviluppano affatto. Di solito è qualcosa che si risolve con interventi odontoiatrici e prostetici, anche grazie alla possibilità di diagnosi precoce, dato che i sintomi della displasia cleidocranica possono essere anche visibili, spesso, a occhio nudo. Gaten Matarazzo ha parlato della sua malattia in un’intervista a People.

C’è una probabilità su un milione di averla – spiega Gaten – molto probabilmente la si eredita da un genitore, ma a me è appena successo. La mia è una forma molto leggera quindi non mi debilita così tanto, ma può essere una condizione molto difficile da avere.

Gli interventi chirurgici per chi soffre di displasia cleidocranica non interessano infatti solo l’apparato orale – come invece è accaduto a Gaten Matarazzo, che ha subito due operazioni proprio alla bocca. Nei casi peggiori è interessato l’intero volto e anche la schiena. Va da sé, quindi, che non si tratta solo di una questione estetica, ma soprattutto di una questione di salute, dell’aspirazione a una vita normale. Perché bocca e denti sono importanti e non è solo un fatto sociale, ha a che vedere con la quotidianità, con il nutrirsi, con il parlare in pubblico, con il sorridere.

Un sacco di persone mi hanno scritto dicendomi: ‘Mi hai fatto sentire più a mio agio con me stesso, dimostrando che si può avere questa condizione, lavorare in tv e accettarla’. Mi sento come se stessi facendo sensibilizzazione. Mi fa sentire bene.

Così facendo, come spesso accade in questi casi, Gaten Matarazzo si è fatto testimonial involontario di una campagna sociale che viene in aiuto delle persone afflitte da displasia cleidocranica. È molto rassicurante che per le persone Gaten al momento sia assurto a simbolo della lotta contro la malattia e del fatto che anche qualcuno che svolge un lavoro per cui si pensa, pregiudizievolmente, si debba essere belli e vicini alla perfezione. E inoltre, ci ritroviamo di solito a pensare che le vite dei divi siano sempre in discesa, ma non è così. Forse Gaten non avrà problemi di tipo economico nell’affrontare gli interventi – negli Stati Uniti la sanità non è pubblica e gratuita come avviene per esempio in Italia – ma sicuramente nutrirà delle paure, paure che abbatte quotidianamente con il suo coraggio e la sua forza d’animo. E viene da chiedersi quanto di se stesso abbia messo nel personaggio di Dustin, tormentato dai bulli per la sua anomalia genetica?

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