Forse molti le hanno già fatte, per altri invece il fatidico momento è rimandato agli ultimi scampoli di estate e perciò deve ancora arrivare. In qualunque momento della bella stagione abbiate deciso di passarle, però, c’è da dire che, se le vacanze servono (o dovrebbero servire, almeno) per staccare un po’ dalla routine quotidiana e rilassarsi, per le famiglie con bambini questo spesso può rivelarsi davvero molto complicato.

Naturalmente non perché i bambini siano d’impiccio e impediscano di godere di qualche sano momento di relax, ma certo, con dei piccoli al seguito, le esigenze si moltiplicano inevitabilmente, fra la ricerca di posti e strutture capaci di soddisfare anche i loro gusti e i loro bisogni, per evitare ovviamente che si annoino, bagagli che si fanno decisamente più carichi e, nemmeno a dirlo, tutte le attenzioni che occorre riversare sui figli. Poco importa, infatti, che molti villaggi turistici e hotel mettano a disposizione degli eccezionali animatori per tenerli occupati per buona parte del pomeriggio, mamma e papà avranno sempre il pensiero di cosa starà facendo il loro bambino, e probabilmente non resisteranno alla tentazione di andare a dare “una sbirciatina”.

Nonostante ciò, organizzare la vacanza perfetta con i bambini non è un’impresa impossibile, è potete farvi aiutare da bravi tour operator o dalle agenzie di viaggi di fiducia per far sì che la settimana (o più) sia di relax e divertimento davvero per tutti. Anche Internet riserva però ottimi suggerimenti, con siti, come Trip4kids, che forniscono indicazioni e idee per riuscire a preparare vacanze con i bambini coi fiocchi.

Che sia al mare o in montagna, in luoghi esotici o in giro per lo Stivale, ecco alcuni consigli pratici per far sì che la vacanza con i bambini sia la più bella di sempre!

Vacanze con i bambini al mare

vacanze con i bambini mare
Fonte: web

Prima di tutto occorre sempre tener presente, anche laddove si tratti di fratelli o sorelle, che i bambini non sono tutti uguali e ogni fascia d’età richiede attenzioni particolari. Portando in vacanza un neonato, ad esempio, è fondamentale condurlo alla scoperta delle sue abilità motorie, a contatto con la natura e l’aria aperta.
Se siete in partenza per una destinazione esotica bisogna prestare particolare attenzione ai richiami delle vaccinazioni come polio, difterite e tetano, e portare sempre con sé il libretto sanitario.

Anche se si tratta di “vacanza”, inoltre, non significa che si possa mangiare male; soprattutto per i più piccoli, è bene assicurarsi che seguano anche al mare un corretto regime alimentare, scegliendo sempre ristoranti dove si servono cibi sani; nel caso di neonati, ovviamente, dovrete portare tutto l’occorrente per preparare i pasti.
In vacanza è frequente che le abitudini subiscano qualche variazione e, se questo non costituisce un problema per gli adulti, può invece rappresentare un piccolo “sconvolgimento” negli equilibri e negli schemi dei bambini. Mantenere regolarità nei pasti e nel sonno li aiuterà certamente a essere più sereni e tranquilli.

Sviluppare la fantasia, importantissimo, può essere molto semplice durante una vacanza al mare, poiché il maggiore tempo libero a disposizione permetterà di poter leggere loro storie, fiabe e per coinvolgerli in attività. Il contatto con un ambiente nuovo e piacevole stimolerà inoltre la capacità di apprendimento e comprensione. Scegliendo un family hotel, pensato proprio per chi viaggia con i figli, anche i più grandi potranno dare libero sfogo alla creatività, grazie ad attività come la realizzazione di dipinti e di collage: giocare con i colori e le forme è un passatempo irresistibile per i più piccoli. Inoltre, attività a contatto con la natura, come ad esempio la creazione di mini-erbari, aiuterà i bambini a familiarizzare con l’ambiente che li circonda, sensibilizzandoli al suo rispetto. Gli spettacoli in maschera o con le marionette possono costituire un altro aspetto divertente delle vacanze al mare con bambini, un modo per intrattenerli e liberare la loro fantasia; senza dimenticare il ruolo socializzatore degli animatori, che raggruppando i bambini possono permettere loro di conoscersi, di stringere amicizia, e di coinvolgerli in attività tese a ispirare la fiducia reciproca e il dialogo come giochi di squadra o cacce al tesoro. A contatto con l’acqua, infine, i bambini possono sperimentare attività sportive e muovere i loro primi passi nel nuoto, nel surf, nella canoa, nell’acquagym, senza dimenticare tutti gli sport che l’hotel può offrire fuori dall’acqua, come minigolf, tennis, calcetto o danza.

Ma, se in estate molti si rivolgono verso i lidi più belli, sono tante altre le famiglie che scelgono di ripararsi nel fresco dei paesi di montagna.

Vacanze con i bambini in montagna

vacanze con i bambini montagna
Fonte: web

Molto indicata per via della temperatura gradevole nel periodo più caldo dell’anno, per quanto riguarda la montagna molto dipende dall’altitudine: se si intendono soggiorni a quote di 1500/2000 metri, anche i bambini piccoli, purché in buona salute, possono restare per periodi di tempo medio lunghi. È importante però sapere che la velocità di salita o di discesa, e quindi le brusche variazioni di quota, possono favorire problemi di riequilibrio della pressione fra orecchio medio ed esterno, con conseguente dolore e trauma al timpano. Se gli adulti avvertono la sensazione di ovattamento, di orecchio tappato e deglutiscono per compensare, i piccolissimi possono segnalare il disagio solo piangendo e dimenando il capo. Nelle alte quote il rischio di edema polmonare e cerebrale acuti è concreto, e il medesimo rispetto a quello riscontrato negli adulti. Inoltre, nel neonato si deve tener conto dell’immaturità del meccanismo di controllo respiratorio e della diminuzione dello spessore della muscolatura dell’arteria polmonare.

In via precauzionale ai neonati al di sotto dei 2 anni di età si sconsiglia di rimanere a lungo oltre i 2000/2500 metri di quota, non c’è alcun problema alle quote normalmente abitate sulle nostre Alpi, e allo stesso modo è sconsigliabile portare lattanti, almeno fino all’anno di età, per lunghi periodi, a quote intorno o superiori ai 3000 metri. Come per il mare, anche in montagna, specie sotto i tre anni di età, i bambini possono risentire del cambiamento di ambiente manifestandolo con alterazioni fisiologiche dell’umore, dell’appetito o del sonno; per questo è importante che comunque la vita all’aria aperta, l’avventura, la camminata rispettino il ritmo e gli interessi del bambino. Se avete in programma un’escursione nel bosco o nei parchi naturali, ricordate sempre che i più piccoli devono bere in abbondanza, pelle e occhi devono essere protetti dai raggi solari UV con creme ad alta protezione e occhiali da sole di buona qualità, e devono essere protetti dal freddo con un abbigliamento adeguato poiché maggiormente sensibili alle basse temperature e disperdono più calore degli adulti.
Una particolare attenzione va ai più piccoli portati sulle spalle negli zainetti, che sono sensibilissimi al freddo, perché stanno fermi, e la posizione nello zaino rallenta la circolazione negli arti inferiori; per questo devono essere coperti adeguatamente.

Dovete fare attenzione a pericoli tipici delle zone di montagna, come le punture di insetti, ad esempio, in particolar modo delle zecche, le più pericolose, che si possono trovare in molte zone boscose del Friuli, Trentino, Veneto, Liguria, Campania, Calabria, Sicilia. Per evitarle un buon accorgimento è indossare calzettoni, pantaloni lunghi e scarpe chiuse quando si passeggia nei boschi, e cercare di camminare sul sentiero evitando il contatto con la vegetazione. Il morso non provoca fastidi e ci si accorge che il bambino è stato punto solo alla sera, quando si vede l’insetto attaccato alla pelle o si scopre un puntino nero sottopelle del diametro di pochi millimetri. La zecca va tolta totalmente, aiutandosi con una apposita pinzetta, ma se non si vuole rischiare di non estrarla completamente è meglio farlo fare dal medico o dal personale del Pronto Soccorso.

Particolare attenzione va prestata anche a bacche, funghi e frutti, che non sempre sono commestibili, quindi occhio alle manine che riescono a raccogliere i frutti dei boschi, attirate dai colori accattivanti. Ovviamente più alto è anche il rischio che i bambini vengano punti da vespe e api: il rischio principale, specie se il bimbo è allergico, della puntura di una vespa è quello di una reazione allergica anche grave come lo shock anafilattico, che richiede un pronto intervento in ospedale. Infine, ricordatevi di portare sempre con voi il kit di pronto soccorso, perché i bimbi grandi e piccoli, liberi di correre, di arrampicarsi sugli alberi possono procurarsi delle contusioni, sbucciature e piccoli traumi.

A questo punto… buon viaggio!

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