Marlee Matlin, attrice sorda da Oscar: le accuse a William Hurt e la risposta a Trump

Marlee Matlin è stata la prima attrice sorda a vincere un Oscar. Nella sua vita c'è molto, dalle accuse di abusi a William Hurt alla diatriba con l'ex presidente USA Donald Trump.

*** Aggiornamento del 24 maggio 2022 ***

Quando, il 13 marzo, l’attore William Hurt è morto, un reporter di Entertainment Tonight ha chiesto un commento della notizia a Marlee Matlin, attrice che con lui aveva lavorato nel film Figli di un Dio minore, e che con Hurt ebbe una relazione proprio durante le riprese di quella pellicola.

Matlin, nel 2009, ha anche accusato William Hurt di abusi, motivo per cui la risposta data dall’attrice può sembrare sorprendente.

Sei la prima persona che mi chiede di lui – ha detto in quell’occasione – Abbiamo perso un grande attore. Ho lavorato con lui sul set di Figli di un Dio minore e sarà sempre qualcosa che ricorderò con affetto. Mi ha insegnato tanto come attore. Era unico.

Parlando degli abusi che avrebbe subito dall’ex compagno, raccontati nel libro I’ll scream later, Matlin afferma: “Avevo graffi e tagli”, “Avevo lividi freschi ogni giorno. Avevo sempre paura di lui, ma lo amavo. O forse pensavo di amarlo. Avevo 19 anni, lui 35”. Marlee Matlin ha descritto anche uno stupro che avrebbe subito da Hurt:

Mi buttò sul letto, strappò i suoi vestiti e i miei.

L’attore, all’epoca dell’uscita del libro, rispose in questo modo:

Ricordo che entrambi ci scusammo l’uno con l’altro e che ci impegnammo a guarire le nostre vite. Certamente mi sono scusato e mi scuso ancora per il dolore che ho causato. So che entrambi siamo cresciuti. Auguro a Marlee e alla sua famiglia ogni bene.

*** Articolo originale ***

Ovviamente, da quando è diventato presidente degli Stati Uniti, le sue gaffe (per usare un eufemismo gentile) e certe sue discutibili uscite sono sotto gli occhi – e le orecchie – di tutti, ma diciamo che, già quando si limitava a essere un “semplice” tycoon, Donald Trump rappresentava una fonte inesauribile di figuracce e pessime dichiarazioni, che anche se non erano pubbliche finivano sempre con il diventarlo, a causa dei rumors e di qualche “gola profonda” vicino a lui che puntualmente riferiva ai media quanto uscito dalla sua bocca.

Soprattutto rispetto a determinati argomenti il magnate americano sembra incappare ancora spesso in qualche orribile battuta di pessimo gusto, o lanciarsi frequentemente nell’esposizione di opinioni personali che, se finché si limitava a essere un milionario potevano anche passare più o meno inosservate, diventano invece preoccupanti adesso, alla luce del ruolo che ricopre.

Inutile ricordare le sue posizioni sull’immigrazione, soprattutto dopo che sotto gli occhi di tutto il mondo sono scorse le immagini dei bambini strappati ai genitori giunti in maniera clandestina sul suolo americano, o le mille, tremende battute sessiste che non hanno risparmiato neppure la figlia Ivanka, da lui definita “un pezzo di f***“.

Ma il rapporto di Trump con il genere femminile sembra essere davvero molto complicato, e non solo in epoca recente, con le donne che hanno persino organizzato la Women’s March proprio il giorno dopo la sua elezione, per ribadire la volontà di vedere rispettati i propri diritti; anche negli anni passati Donald è inciampato, spesso e volentieri, in qualche affermazione per niente politically correct.

Come fece con Marlee Matlin, ad esempio, l’attrice premio Oscar per Figli di un Dio minore, film di Randa Haines del 1986, che vinse l’ambita statuetta ad appena 21 anni, donna più giovane ad aggiudicarsi il premio come migliore attrice protagonista.

Sorda completamente all’orecchio destro e all’80% in quello sinistro dall’età di 18 mesi  a causa di una malformazione genetica alla coclea, Marlee è un membro della National Association of the Deaf, l’equivalente statunitense dell’Ente Nazionale Sordi, e si occupa di molte associazioni benefiche, nonostante negli anni abbia proseguito anche la sua carriera di attrice, recitando in serie come West Wing – Tutti gli uomini del PresidenteThe PracticeSeinfeld e The L Word.

L’episodio che la vide coinvolta con Donald Trump risalirebbe, stando ai bene informati, al 2011, quando Marlee fu chiamata a partecipare al programma The Apprentice, una sorta di talent in cui i concorrenti mettevano alla prova le loro abilità imprenditoriali, giudicati e guidati proprio da Trump.

Il futuro presidente USA  l’avrebbe presa in giro, imitando la sua voce e il suo modo di esprimersi, naturalmente condizionati dalla sordità, e si sarebbe rivolto a lei come se avesse problemi di altra natura, tanto che, hanno sostenuto alcuni suoi collaboratori che hanno preferito rimanere anonimi, durante le registrazioni del programma Trump avrebbe anche scritto su un foglio “Marlee è ritardata?

Una volta venuta a sapere la cosa, solo cinque anni più tardi, nel 2016, l’attrice non ha fatto attendere la sua garbata ma decisa risposta, che ha affidato al proprio account Twitter.

Alcuni media hanno riportato che Trump si sarebbe riferito a me come ‘ritardata’ – ha scritto l’attrice – Un termine che aborro e che non dovrebbe mai essere usato. Il fatto che stiamo parlando di questo in un momento importantissimo per la storia del nostro Paese [le elezioni presidenziali, ndr] mi ha scioccata. Io sono sorda. Nel mondo ci sono milioni di sordi e persone con problemi di udito che ogni giorno si ritrovano a subire discriminazioni  ed è inaccettabile. Quindi, qual è la mia risposta? Ho una voce: è quella di una persona sorda, di una donna, di una madre, di una moglie e di un’attrice, e la userò per farmi sentire… E per votare.

Anche se Trump alla fine l’ha spuntata ed è diventato presidente, qualcosa ci fa dubitare che Marlee gli abbia concesso il suo voto. Di certo, la sua risposta è stata assolutamente elegante, ma ha colto decisamente nel segno.

 

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