Una storia sicuramente destinata a far discutere, ma che apre delle nuove prospettive, forse addirittura impensabili fino a poco tempo fa. Searyl Alti è un bambino nato nel novembre del 2016 in Canada, che quasi sicuramente passerà alla storia per essere il primo bambino al mondo né maschio né femmina. La Columbia Britannica, la provincia canadese in cui il piccolo è nato, ha acconsentito, su richiesta della madre, a rilasciare un documento pubblico in cui non viene data indicazione del suo sesso. Sul tesserino sanitario di Searyl, infatti, non è specificato se si tratti di un individuo di sesso maschile (M) o di sesso femminile (F): nello spazio destinato all’indicazione del sesso è stata riportata una U, che sta per non determinato (undetermined) o non assegnato (unassigned). E si tratta al momento del primo e unico caso al mondo.

bambino senza genere
fonte: web

Quando Kory Doty, la madre di Searyl, ha dato alla luce il piccolo, ha voluto chiedere espressamente che nessun documento di identità ufficiale riportasse una indicazione del suo sesso. L’intenzione è quella di dare al piccolo la possibilità di crescere liberamente, fuori dagli schemi e dai condizionamenti derivanti dall’appartenere all’uno o all’altro sesso. E, soprattutto, di concedergli la possibilità, una volta cresciuto, di scegliere l’identità di genere che lo rappresenta maggiormente. Secondo Doty, è fondamentale che le persone vengano riconosciute per quello che realmente sono. Per questo motivo, è necessario che il modo in cui normalmente veniamo identificati cambi, a partire dai primi giorni di vita, e dal proprio certificato di nascita.

Kory sta attraversando un percorso per diventare uomo, è un transgender non binario, cioè non si identifica né come maschio né come femmina. È questo il motivo per cui ha deciso di portare avanti una vera e propria battaglia legale, in modo che l’indicazione del sesso di Searyl venga omessa da tutti i documenti ufficiali che lo riguardano, compreso il certificato di nascita. La richiesta della madre del bambino è sostenuta dalla Gender-Free ID Coalition, una organizzazione che tra le altre cose è fermamente contraria all’assegnazione a ogni individuo alla nascita di un genere in base al sesso, proprio perché, crescendo, ogni individuo potrebbe accorgersi di sentirsi più vicino non al proprio genere, ma all’altro.

Dalle dichiarazioni rilasciate da Kory alla CBCnews, appare chiaro il suo modo di vedere la questione:

Sto crescendo Searyl in modo tale che fino a quando non avranno consapevolezza di sé e una padronanza di linguaggio tale da dirmi chi sono, li riconoscerò solo come un bambino e proverò a dar loro tutto l’amore e il supporto, senza le restrizioni che li categorizzerebbero come maschio o femmina.

Per parlare di Searyl, Kory utilizza sempre la terza persona plurale: non lui o lei, ma semplicemente “loro”, proprio a voler eliminare ogni specifica connotazione legata al genere maschile o femminile.

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La battaglia legale di Kory per permettere al piccolo Searyl di essere libero di scegliere è stata portata davanti al British Columbia Human Rights Tribunal, chiedendo che al bambino fosse rilasciato un certificato di nascita privo dell’indicazione di sesso mashile o femminile. La questione rimane ancora aperta e l’argomento sta facendo discutere tutto il mondo. Recentemente però anche le province canadesi di Ontario e Alberta stanno lavorando perché diventi possibile aggiungere una “terza scelta” all’interno della documentazione governativa. Niente più imbarazzo, quindi, per un bambino che si veste da bimba; solo la sacrosanta libertà di poter scegliere in maniera autonoma chi si desidera essere.

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