Tutte le volte che siamo andate in vacanza all’estero siamo state accompagnate da un incubo. Quell’incubo si chiamava roaming. O meglio, l’incubo non era quello ma le tariffe del roaming internazionale. Ma tra poco questa paura è destinata a dileguarsi, dal 15 giugno per la precisione e solo in Europa. Facciamo però un passo indietro. Prende il nome di roaming l'”ospitalità” della rete telefonica mobile del Paese in cui ci troviamo per il nostro gestore italiano. Cioè è come se il nostro smartphone, all’estero, “si appoggiasse” all’infrastruttura, reale e virtuale, di un gestore straniero. È una cosa che capita perfino in Italia certe volte, poco lontani dai confini con altre nazioni: se mai vi siete trovati sulla costa salentina, vi sarà certamente giunto un messaggio del tipo: «Benvenuti in Grecia».

Finora il roaming prevedeva una differenziazione di massima (e si proseguirà sostanzialmente così): una tariffa per telefonare e navigare all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, un’altra per tutti i Paesi extracomunitari – anche se poi c’erano delle piccole differenze anche tra questi. Ovviamente essere all’estero significava anche pagare per ricevere le telefonate: una telefonata in Messico, per esempio, può costare cinquanta centesimi al minuto, anche se non siamo state noi a comporre il numero! Ma, appunto, tutto questo sta per cambiare. Perché una legge dell’Unione Europea elimina il roaming in area UE. In pratica, se noi ci troviamo in Francia e chiamiamo casa in Italia, non avremo costi aggiuntivi di roaming. Se invece ci troviamo in Svizzera e chiamiamo in Italia, sì, i costi aggiuntivi ci saranno eccome. Idem nei Paesi che si trovano in altri continenti.

Come funzionerà? Non sono palesi tutti i dettagli della questione al momento, tuttavia, indicativamente si procederà così: anche all’estero varrà la propria tariffa telefonica. Per cui, se il proprio smartphone va a bolletta, si pagherà per le telefonate e per navigare quanto previsto dal proprio piano tariffario. Se si ha una sim ricaricabile, magari con delle offerte che prevedono un tot di minuti per le chiamate e un tot di giga per la navigazione, ci si potrà avvalere dell’offerta. È prevista – a quanto pare – una piccola tolleranza, per chi sfora e ha una ricaricabile con minuti per traffico voce e giga per la navigazione. Tranne nei casi in cui o smartphone dovesse evidenziare anomalie d’utilizzo.

Ma come si stanno orientando gli operatori di telefonia mobile italiani ora che il sovrapprezzo di roaming è stato soppresso?

Wind 3

Wind 3 è già partita in quarta – scusate il calembour – perché si è messa in regola abbattendo i costi aggiuntivi di roaming già lo scorso maggio. E ha anche lanciato delle nuove tariffe convenienti sia per i globetrotter – e ce ne sono tanti che hanno quest’esigenza per lavoro – sia per tutti coloro che intraprendono dei viaggi verso le mete più comuni, in Europa o in tutto il Nord America, dal Canada al Messico.

Tim

La stessa cosa ha fatto Tim, che ha abbattuto le spese di roaming in questi giorni, lanciando molte nuove tariffe, per cercare di venire incontro a un pubblico più variegato.

Vodafone

La prima azienda ad accogliere la nuova legge è stata però Vodafone, che aveva abbattuto i costi di roaming già a marzo dell’anno scorso. E l’azienda ha implementato le tariffe esistenti, che già erano abbastanza variegate dato che il gestore ha delle filiali praticamente in tutto il mondo. In generale, in questo modo viaggiare dovrebbe essere più facile, non tanto per coloro che si spostano di nazione in nazione per diletto, per conoscere posti nuovi e per rilassarsi, quando per coloro che hanno fatto del viaggio una necessità lavorativa, che li porta spesso lontani dalla propria sede centrale e dai propri affetti.

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