"Ho partecipato alle selezioni per testare hotel 5 stelle: altro che lavoro più bello"

Qualche mese fa, Bidtotrip (primo sito di aste online dedicato ai viaggi), era alla ricerca di due mistery guest che si occupassero di testare hotel a 5 stelle. Dopo aver partecipato alle selezioni e aver ricevuto una brutta delusione, il signor Rodolfo Di Maggio ha deciso di condividere con noi la sua esperienza.

Un po’ di tempo fa vi avevamo parlato di uno dei tanti lavori da sogno, e nel farlo eravamo contente perché ci è sempre piaciuto condividere con voi novità di questo tipo volte a darvi quante più occasioni possibili per fare delle esperienze uniche e indimenticabili.

Uno di voi, esattamente il signor Rodolfo Di Maggio, ha letto un articolo in cui vi avevamo parlato della possibilità di lavorare testando hotel a 5 stelle per la società Bidtotrip e, curioso di questa bellissima opportunità, ha fatto subito domanda per poter vivere questa magica avventura.

Il signor Di Maggio si è rivolto ora a noi di Roba da Donne con una e-mail nella quale ci ha parlato della sua esperienza, infatti, aveva deciso di partecipare alle selezioni ma, man mano che la situazione andava avanti, sia lui che alcuni suoi amici che avevano provato a candidarsi cominciavano ad avere qualche dubbio sulla veridicità dell’azienda.

Alla fine, il signor Rodolfo ha scritto una lettera aperta a Bidtotrip nella quale ha riassunto una serie di “stranezze”, insieme alle considerazioni su un sistema d’aste per aggiudicarsi soggiorni in hotel di lusso che alla fine, secondo quanto riportato dal signor Di Maggio, è risultato tutt’altro che conveniente. Rodolfo si aspettava di ricevere una risposta da parte dell’azienda al fine di ascoltare le sue argomentazioni in merito; ma questa risposta – purtroppo – non è mai arrivata.

Vogliamo condividere con voi la lettera che Rodolfo ci ha mandato, per noi è sempre molto importante raccontare le vostre esperienze, soprattutto se riguardano notizie condivise anche da noi. Nel caso in cui anche voi abbiate riscontrato lo stesso problema ci piacerebbe accogliere le vostre segnalazioni.

Ovviamente siamo pronte anche a ricevere la risposta che il signor Rodolfo dice di non aver ricevuto da parte di Bidtotrip, nel caso in cui volesse chiarire la questione e dare una spiegazione sia al signor Rodolfo che alle altre persone che hanno creduto fortemente in questa meravigliosa opportunità.

Di seguito la lettera aperta del signor Rodolfo Di Maggio all’azienda Bidtotrip. Buona lettura!

Lettera aperta a BIDTOTRIP:

“IL LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO? VENDERE FUMO!

Leggi su diversi organi di stampa e sulla cassa di risonanza degli stessi offerta dal Web, la fantastica ricerca di Bidtotrip: si cercano “Mistery Guest”, persone che si prendano cura di provare i servizi offerti dai vari alberghi per farne poi dettagliata relazione.
Come può non essere appetibile un lavoro che consiste nel soggiornare in un hotel, provarne i vari servizi, dal ristorante, alla piscina, al servizio in camera, e, per giunta, spesati di tutto punto, anzi pagati per farlo?

Allora decidi di compilare il “form” online e di candidarti, dopotutto, cos’hai da perdere?
Siamo stati in oltre ventimila, secondo quanto da voi dichiarato, a rispondere a questo annuncio.

Sapranno certo bene che non tutti hanno risposto perché abbagliati dalla prospettiva di fare un così bel lavoro immersi nel lusso e negli agi.
Per molti, per me almeno, significava anche trovare un lavoro qualificato e qualificante, mettere a frutto le esperienze di una vita essendo pronti a dare in cambio professionalità, impegno, dedizione ai compiti affidati.

Soprattutto piaceva l’idea di una Società che non pone vincoli all’età del candidato e viva era in me la riconoscenza verso una StartUp moderna e innovativa, che sembrava non tenere in conto il fatto che un candidato avesse, come nel mio caso 62 anni.

Già solo per questo provavo verso Bidtotrip una sincera gratitudine.
Ma, piano piano, cominci a notare alcune “stranezze” che, prese singolarmente possono essere di poco conto ma che, sommate, contribuiscono a darti un quadro finale complessivo tutt’altro che esaltante.

Il processo di selezione è blando, ti vengono poste domande facili e non impegnative, e ti viene dato tempo per documentarti prima di rispondere, più che una selezione ti sembra un invito del tipo “fatevi avanti, che c’è posto”.

Ti colpisce il fatto che ti chiedano di parlare della tua candidatura a quanti più amici e conoscenti possibile, di condividere su Facebook la meravigliosa notizia che ti sei candidato al “Lavoro più bello del mondo”.

Io non sono su Facebook, ma anche se vi fossi, è stata la mia prima riflessione, mi guarderei bene dal pubblicizzare la cosa.
Per sua natura il “mistery guest” dev’essere una persona anonima, non conosciuta, dev’essere dotato di discrezione.
Il fatto che Bidtotrip incoraggi a parlarne su Facebook sa tanto di promozione, o forse alla Startup non conoscono la famosa teoria dei “Sei gradi di separazione”.

Comunque vieni informato di aver superato la prima fase, e sei felice.

Inoltre ti informano che, per ringraziarti per aver partecipato e per premiarti per aver superato la prima fase delle selezioni, ti vengono concessi 200€ in crediti che potrai usare nelle aste.

Nella seconda fase non vi è nulla di più selettivo rispetto alla prima, nessuna domanda tesa a verificare le tue capacità e competenze, nessun approfondimento, o tentativo d’indagine per capire se il candidato possiede tutti i requisiti richiesti, nessuna pur semplice prova che metta sotto verifica la tua conoscenza d’inglese che, per un lavoro del genere, dev’essere buono e fluente.

Ma ti viene invece chiesto di inviare un breve filmato, 30 secondi.

Il filmato, ti avvisano, potrà venire da loro usato a fini commerciali.
E nascono le prime perplessità, nel filmato non ti chiedono di dire altro che cos’è Bidtotrip: ha quindi finalità di uso propagandistico e certo non è funzionale a un vero processo di selezione.

E di nuovo l’invito, sostenuto, a parlarne con amici e conoscenti, visto che sei già nella seconda fase, puoi ora dire a tutti che stai partecipando alle selezioni di Bidtotrip per “il lavoro più bello del mondo”. Ti viene addirittura fornito un link, come nella prima comunicazione, un pulsante cliccando sul quale verrai portato nel magico mondo di Facebook e potrai finalmente far sapere a tutti quanto bravo sei stato e, soprattutto, farai conoscere Bidtotrip ai venticinque amici ignoranti che ancora non lo conoscono.

Passano quindi altre due settimane e ti comunicano che, dispiace davvero, ma i posti erano solo due, e la loro scelta si è indirizzata su altri candidati, ma dovresti essere felice perché, tra i ventimila che hanno partecipato, “tu c’eri”.
Fin qui, anche se qualche dubbio inizia a sorgerti, è tutto abbastanza regolare.
Ma hai questi punti gentilmente offerti da Bidtotrip, è un loro “premio” per aver partecipato, perché non usarli, perché non partecipare a qualche asta?

E qui Bidtotrip inizia a dare il meglio di sé.
Ci sono diversi hotel, una notte per due persone, colazione e uso della Spa inclusi, valore, poniamo, commerciale di 250€ fai un’offerta, stabilisci tu il prezzo.
E inizi facendo un’offerta minima.
Passa poco tempo e arrivano altre offerte.

Ti colpisce che non succede, come sarebbe normale, che un altro offra uno, o due, o cinque euro più di te, no! Le offerte fanno salti che ti lasciano perplesso: tu offri 10€? Un altro rilancia a 80€… tu ne offri 81?… Un altro arriva offrendo 120€.

Probabilmente c’è chi ci tiene così tanto ad aggiudicarsi il soggiorno che preferisce pagare più di quanto potrebbe pur di vincere.
Ma, asta dopo asta, offerta dopo offerta scopri che lo scopo, certo non dichiarato ma evidente, è quello di portarti a un plateau ottimale.
Posso anche capirlo, in fondo qual è l’hotel, che, pur in bassa stagione, ti concede un soggiorno di una notte per due persone con colazione a buffet per 10€?

Ma a questo punto perché non dire chiaramente che c’è un minimo da cui partire, per far rientrare l’hotel almeno delle spese vive?
Continui a fare offerte, preso dallo spirito dell’asta, e fuorviato da quel 250€ barrato in cima alla pagina che ti dice che la stanza costerebbe 250€ e che tu te la stai aggiudicando per molto meno.

Alla fine, almeno in un’asta, riesci a vincere. Hai portato a casa due notti per due persone a Praga, colazione inclusa, per 97,60€.
Hai fatto l’affare della tua vita!

Ma ti viene l’idea di controllare sul sito dell’hotel.
La stessa camera, per lo stesso periodo, per le stesse date, per le stesse due persone per due notti, ti viene offerta a 91,80€.

Vai sul sito Bidtotrip per capire e, sei bloccato sulla pagina dove ti viene richiesto il pagamento dell’asta da te appena vinta.
Ogni altra pagina navigabile è bloccata. Se non paghi non procedi.

Ma, ti chiedi, non ti avevano fatto omaggio dei trip point per partecipare all’asta?
No, sei tu che non avevi capito bene.
Loro ti avevano scritto chiaramente che “In caso di vincita, poi, potrai riscattare la stanza pagando la cifra che hai puntato. Questo avverrà solo in caso di vincita e solo se vorrai te.”
A loro sembra chiaro, a te e ad altri tuoi conoscenti che hanno percorso lo stesso tuo calvario, invece no.

La sensazione amara che ti resta è che hai partecipato in realtà alla “Presa in giro più bella del mondo”.

Se Bidtotrip voleva farsi conoscere con questa vicenda, c’è riuscita, peccato che ciò non sia avvenuto nel modo che loro, con tanta strategia e voglia di emergere, avevano ipotizzato.

Grazie lo stesso, mi prenoterò le stanze direttamente, come ho sempre fatto, scegliendo le date a me più comode e le tariffe per me più convenienti; vincere un’asta per poi scoprire che prenotando direttamente avresti speso di meno, non è certo “La scoperta più bella del mondo”.”

 

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