Sappiamo già a cosa state pensando! Come fanno a esistere una luna rosa e una cometa verde? Sicuramente avrete aperto l’articolo pensando si tratti dell’ennesima bufala ma… non è così! Siamo sempre rimaste affascinate dagli eventi astronomici che ci offre la natura, ma quando abbiamo appreso questa notizia siamo rimaste incantate e sbalordite!

Siete curiose anche voi? Scoprite insieme a noi qualche dettaglio in più!

Luna rosa

Fonte: Web

Cominciamo questo punto con il dirvi che no, purtroppo la luna rosa non avrà esattamente questo colore ma la vedremo per l’ennesima volta con il suo classico color biancastro misto al giallognolo. Ma perché allora si chiama così?

La luna rosa segna l’inizio del Plenilunio di aprile. Secondo le tribù degli Algonchini vissuti tra il New England e il Lago Superiore, il Plenilunio di aprile si tinge di rosa perché, nell’America del Nord sbocciano i meravigliosi fiori Phlox (o flox), i quali presentano questo delicatissimo colore:

Fonte: Web

Ma cosa c’entrano i fiori con la luna? I nativi americani, all’epoca, non utilizzavano certamente il calendario Giuliano, di conseguenza regolavano le stagioni dell’anno seguendo le fasi lunari che venivano associate alle fioriture, ai comportamenti degli animali o ai raccolti.

Nonostante il Plenilunio di aprile sia noto con il nome di Luna Rosa, altre culture lo chiamano in diversi modi, quali Luna dell’erba che nasce, Luna delle uova o ancora Luna del pesce. Tuttavia, essendo (ancora oggi), la tribù degli Algonchini quella più numerosa, la diffusione del nome dato da loro è quella vincente.

Siamo rimaste deluse anche noi quando abbiamo scoperto che la luna non sarà esattamente di questo colore, ma questo non significa che non possa assumere dei colori diversi rispetto a quello classico. In ogni caso, lo spettacolo che emana è da mozzare il fiato e in questo 2017 avviene giorno 11 aprile.

Cometa verde

Fonte: Web

Una cometa meravigliosa con un fascio di luce verde acceso si sta avvicinando sempre di più al Sole e in questi giorni potremo osservarla anche noi. Il nome reale è 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak ma grazie al suo meraviglioso colore verde è stata rinominata Stella di San Patrizio.

Vi piacerebbe vederla a occhio nudo? Per poterlo fare dovrete aspettare che la sua magnitudine arrivi a 6 ma, in questo aprile 2017, esattamente giorno 12, avrà raggiunto la magnitudine 9 e questo ci permetterà di vederla con un telescopio o con un semplicissimo binocolo.

Ma non è la prima volta che la si può intravedere; in quanto il suo passaggio sulle nostre teste è abbastanza regolare. Questo meraviglioso corpo celeste è stato scoperto dall’astronomo Horace Parnell Tuttle mel maggio del 1858 e riscoperto nuovamente dagli astronomi Michel Giacobini e Ľubor Kresák rispettivamente nel 1907 e nel 1951.

Una cometa definita anche molto veloce, in quanto in pochissimi giorni è riuscita ad attraversare 4 costellazioni: quella del Leone, quella del Leone Minore, quella dell’Orsa Maggiore fino ad arrivare a quella del Drago a fine marzo 2017.

Inutile dirvi che noi siamo già pronte a posizionare i nostri nasi all’insù e abbiamo già il binocolo in mano per godere di questo splendido fenomeno naturale!

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