Disagio Anni '90: 20 canzoni tristi e depresse che abbiamo amato durante l'adolescenza

Tra i meravigliosi ricordi della nostra adolescenza anni '90 spiccano sicuramente le canzoni tristi e depresse che teniamo ancora salvate nella nostra vecchia playlist e che ogni tanto riascoltiamo con profonda nostalgia. Ripercorriamone alcune delle più belle che hanno caratterizzato gli anni più belli della nostra vita.

E niente ragazze, per quanto proviamo a nasconderlo non c’è niente da fare: abbiamo passato la nostra adolescenza amando pazzamente delle canzoni tristi ed estremamente depresse.

Nonostante le nostre giornate non fossero poi così male, in fatto di musica eravamo delle vere e proprie lagne! Non sappiamo perché questo tipo di musica ci affascinasse, fatto sta che era un genere immancabile nei nostri vecchi dispositivi. Ovviamente erano e rimangono le canzoni più belle di sempre, non fraintendeteci, ma bisogna ammettere che non brillavano proprio di allegria.

Eppure ancora oggi sentiamo una profonda nostalgia e… lo ammettiamo! Ogni tanto spuntano fuori dalla nostra vecchia playlist e ci piace ascoltarle isolandoci dal resto del mondo. Sarà che alcune di noi associano la musica a un ricordo particolare, a un luogo, a un momento o a una persona; ma la prima cosa che ci viene in mente quando siamo in riva al mare in perfetta solitudine è proprio dare quel tocco di poesia in più facendo partire una vecchia canzone, e… se non è triste, non ci piace.

canzoni tristi
Fonte: Giphy

In fondo a chi era che non capitava? Heinrich Heine scriveva: “dove le parole finiscono, inizia la musica“, ed era proprio così che ci sentivamo. Ci legavamo particolarmente a una canzone perché riusciva a esprimere tutto ciò che ci tenevamo dentro. Ascoltare una canzone in un determinato periodo buio della nostra vita è come avere qualcuno accanto che ha le parole giuste al momento giusto (e accade ancora oggi).

Le canzoni tristi del nostro passato sono eterne, proprio come Dawson Creek, Baywatch, La Tata e tutto ciò che ci lega alla nostra adolescenza. Immaginereste mai quegli anni passati senza il calippo? Ecco, la questione è esattamente uguale.

Ogni tanto spuntano fuori piccoli ricordi e tra questi ci sono alcune delle canzoni che hanno segnato la nostra adolescenza. E dopo il nostro current mood decisamente malinconico, non potevamo non condividere con voi 10 canzoni tristi italiane e 10 canzoni tristi in inglese estrapolate dal nostro vecchio mp3. Ovviamente queste sono solo alcune, la lista è ancora lunga!

Canzoni tristi italiane

canzoni tristi italiane
Fonte: Web
  • Cenerentola innamorata – Marco Masini (1991)

Marco Masini è il malinconico per eccellenza. Cenerentola Innamorata è un brano del 1991 tratto dall’album Malinconoia. Un testo straziante ma incredibilmente veritiero che tratta di una ragazza rimasta incinta e che per questo viene abbandonata dal ragazzo che ama. La canzone parla di una tematica molto importante che è l’aborto: la ragazza è indecisa se portare avanti o meno la gravidanza. Alla fine terrà il bambino.

  • Un fiume dentro il mare – Umberto Tozzi (1991)

Con questa canzone, Tozzi paragona il protagonista e la sua amata al fiume e al mare. Una storia finita e un uomo che attende la sua ormai ex donna che non vuole saperne di tornare insieme a lui. Un uomo stravolto dal dolore che le telefona costantemente perché vuole rivederla e che non riesce più a vedere nessun’altra da quando lei non c’è più. Non riesce più a fare l’amore con nessuna e rifiuta le carezze delle altre perché il suo cuore è ancora pazzamente legato a lei: “innamorato e maledetto, ecco cosa sono adesso io“.

  • Il giorno di dolore che uno ha – Luciano Ligabue (1997)

Questa canzone fu scritta da Ligabue in onore del suo amico Stefano Ronzani, morto l’anno prima di leucemia. Durante il duro periodo di Stefano, i due amici si ritrovavano spesso a parlare della forza e della speranza indispensabili per lottare contro questa brutta malattia. Quando Stefano morì, Ligabue volle parlargli a cuore aperto attraverso la sua musica; da qui nacque questa meravigliosa canzone.

  • Gli uomini non cambiano – Mia Martini (1992)

Mia Martini inizia questa canzone parlando del padre con cui non ebbe mai dei buoni rapporti. “Ho provato a cambiarlo, ci vorrebbe un’altra vita.Gli uomini non cambiano parla proprio di questo, dell’uomo in generale che non cambierà mai neanche con il passare del tempo. In questo caso la cantante non parla solo del padre ma anche delle diverse delusioni d’amore subite. “Prima parlano d’amore e poi ti lasciano sola“.

  • Un’ora sola ti vorrei – Giorgia (1997)

Un amore non ricambiato, una donna che vorrebbe un’ultima possibilità, solo un’ora, per dire al suo amore perduto l’importanza che ha per lei. Una donna che non vede una via d’uscita perché non riesce a dimenticarlo: “non è niente sai, la vita mia per me.

  • La solitudine – Laura Pausini (1993)

La solitudine è forse la canzone per eccellenza della nostra adolescenza nonché probabilmente il singolo più famoso della Pausini. “Marco se n’è andato e non ritorna più“. In questa canzone c’è un po’ di verità: Laura, all’epoca, aveva un fidanzatino che si chiamava davvero Marco! Il testo racconta dell’allontanamento di due fidanzati: Marco, costretto a trasferirsi in un’altra città per il lavoro del padre, lei, che non lo ritrova più nelle piccole cose quotidiane, come il treno delle 7:30 che adesso è senza lui.

  • Sally – Vasco Rossi (1996)

Sally è una ragazza dalla vita difficile. Ci sono varie interpretazioni di questa canzone. Secondo quanto ipotizza il web, Sally è una ragazza drogata e lotta contro la sua brutta dipendenza; secondo altri, Sally è vittima di un abuso sessuale. La ragazza vive la vita controvoglia: è triste ma non ha voglia di reagire. In un secondo momento, Vasco canta dell’amore finito di Sally ma che allo stesso tempo è un ricordo lontano. Man mano che cresce, la vita della ragazza è sempre più difficile e si deprime al pensiero della sua vita passata. Sally adora il rumore della pioggia perché riflette il suo umore. E come dimenticare la famosa frase: “la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia” attraverso la quale Vasco canta la bellezza della vita ma… breve.

  • Mi manchi – Fausto Leali (1993)

Fausto canta di un uomo pentito, pentito di aver perso la donna della sua vita e che si accorge solo più tardi di quanto fosse veramente importante: “ora capisco che vuol dire averti accanto prima di dormire“. Un uomo che avrebbe la possibilità di cercare un’altra donna ma non lo fa perché questo significherebbe ingannare i suoi stessi sentimenti: “m’ingannerei, sei il mio rimorso senza fine“; un uomo che si guarda intorno ma tutto è più buio perché gli manca lei.

  • Mille giorni di te e di me – Claudio Baglioni (1992)

Un amore finito senza un significato apparente, senza un perché. Un amore intenso, meraviglioso che racchiudeva tutto. Adesso rimane solo un ricordo lontano ma felice degli anni passati insieme e niente e nessuno potrà mai cancellarlo. Persino quando qualcun altro prenderà il suo posto, rimarrà vivo l’amore, un amore eterno.

  • Amici mai – Antonello Venditti (1991)

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“, una canzone che abbiamo ascoltato quando abbiamo visto la nostra storia d’amore farsi in mille pezzi e speravamo in un riavvicinamento. Venditti canta di un uomo addolorato per la fine della sua storia “ma come faccio a non piangere, tu per me sei stata l’unica“. Nonostante l’amore rimasto, l’uomo ammette che non potrà mai esserci alcuna amicizia tra loro: “il nostro amore è unico, insuperabile, indivisibile, ma amici mai.”

Canzoni tristi in inglese

canzoni tristi in inglese
Fonte: Web
  • My heart will go on – Céline Dion (1997)

Come si fa a dimenticare la colonna sonora di Titanic? La splendida canzone che ha accompagnato la famosa storia d’amore di Jack e Rose che ha distrutto il cuore di tutte noi. Il brano tratta di un amore profondo e racconta del completamento dell’uno con l’altro. Una storia d’amore che permette al cuore di non sentire paura, solo tanta felicità. Quando ci si innamora, bisogna incastrare nel proprio cuore l’altra persona; così, qualora il destino deciderà di separare le due strade, qualsiasi siano le circostanze, il ricordo della persona amata non svanirà mai e l’amore condiviso rimarrà per tutta la vita, come quello di Jack e Rose.

  • Please forgive me – Bryan Adams (1993)

Un uomo che chiede disperatamente di essere perdonato dalla sua amata, profondamente pentito dell’errore commesso nei suoi confronti: “ti prego perdonami, non posso smettere di amarti, non rifiutarmi, sto sopportando questa pena“. La sua mente solitaria adesso ricorda tutto di lei, dall’odore della sua pelle alle notti passate insieme. “Con ogni parola e ogni respiro ti sto pregando“, non smetterà mai di amarla.

  • From the Bottom of My Broken Heart – Britney Spears (1999)

Anche qui si tratta di un’ennesima storia finita. Quando i due si sono lasciati si son ripromessi che non avrebbero mai più guardato indietro; ma a quanto pare la protagonista non ci riesce perché la mancanza è troppo forte. Davanti a lei c’è solo solitudine e un vuoto incolmabile. “Dal profondo del mio cuore spezzato, ci sono alcune cose che vorrei che sapessi“, lei gli racconta che è stato il suo primo e vero amore e che, qualora la vita le mettesse un’altra persona sul suo cammino, lui rimarrà comunque quella più importante perché, come canta la stessa Britney:non avevo mai conosciuto l’amore fino a che ci sei stato tu“.

  • Iris – Goo Goo Dolls (1998)

Canzone composta per il film La città degli angeli per rappresentare il punto di vista di Seth, il protagonista interpretato da Nicholas Cage. Si parla di un angelo che si innamora di un’umana e in un primo momento quest’ultima non può vederlo perché, appunto, un angelo. Nonostante più tardi la donna riuscirà a vederlo, i due non potranno toccarsi. Lui l’ama talmente tanto da essere disposto a rinunciare a essere un angelo per vivere una breve vita mortale solo per stare con lei. “Tu sei più vicina al Paradiso di quanto io lo sia mai stato“. La canzone, quindi, riassume la vicenda del film.

  • I Want It That Way – The Backstreet Boys (1999)

Canzone dal ritmo un po’ più allegro ma dal testo molto triste. Il protagonista della canzone desidera avere una donna, la definisce “il suo unico desiderio, il suo fuoco“. Ma c’è una cosa che li separa: appartengono a due mondi diversi. Lui lotta per lei, ci prova ma non riesce a raggiungere il suo cuore. Due persone distanti che si sono allontanate e adesso lei non sembra più ricambiare il sentimento di lui. Non gli resta altro che il mal d’amore e si chiede perché non ci sia più niente tra loro.

  • Angels – Robbie Williams (1997)

Una delle canzoni più famose del repertorio discografico di Robbie Williams. Canzone cantata da lui ma scritta dal compositore Ray Heffernan in seguito alla morte della sua bambina. Angels, dunque, si rivolge a un angelo che guida e protegge il protagonista nel cammino della sua vita. L’uomo sa di non essere mai solo perché si sta innamorando di un angelo e dice: “so che sarò sempre fortunato con l’amore“, un angelo che gli offre protezione, amore e tanto affetto: “quando inizierò a gridare, lei non mi abbandonerà“.

  • I Will Always Love You – Whitney Houston (1992)

Questa non è solamente una delle canzoni più famose della meravigliosa Whitney Houston ma in generale di tutto il mondo musicale. La canzone tratta di una donna triste perché deve rinunciare all’amore della sua vita. Decide quindi di andare via consapevole del fatto che non smetterà mai di amarlo. La protagonista porta con sé ricordi dal sapore dolce e amaro. Nonostante il suo sentimento di tristezza chiede a lui di non piangere e gli ricorda che non è lei ciò di cui l’uomo ha bisogno. “Spero che la vita ti tratti con gentilezza e spero che tu abbia tutto ciò che sognavi, ti auguro gioia e felicità, ma soprattutto ti auguro di amare“. Ricordiamo la canzone anche come colonna sonora del film Guardia del corpo interpretato dalla stessa Whitney e da Kevin Costner.

  • Always – Bon Jovi (1995)

Un uomo distrutto dal dolore perché la sua amata l’ha lasciato. Nonostante questo, l’amore che prova per lei è immenso e “sempre“; il titolo della canzone è rivolto all’amore che rimarrà immutato nel suo cuore: “so che quando morirò sarai nella mia mente… e ti amerò, sempre“. Ammette di aver fatto degli sbagli e di essere solo un uomo; ora farebbe qualsiasi cosa per poter passare le dita tra i suoi capelli, sfiorare le sue labbra e sentirla vicina. Ma lei adesso ha un altro uomo e lui vorrebbe tanto essere al suo posto per stare accanto a lei.

  • Without You – Mariah Carey (1993)

Una donna abbandonata dall’uomo che amava e allo stesso tempo pentita di averlo lasciato andare via. Attraverso questa canzone, la protagonista esprime tutto quello che non è riuscita a dirgli: “se vivere è senza di te, non posso vivere“. Una donna che non riesce a dimenticare il volto dell’uomo mentre andava via, un uomo che molto probabilmente era sofferente anche lui: “tu sorridi sempre ma i tuoi occhi mostrano il tuo dolore.

  • All Apologies – Nirvana (1993)

Kurt Cobain non rivelò mai il vero significato nascosto dietro la canzone. Tuttavia ci sono diversi pareri al riguardo. Quello vincente è che la canzone sia stata una sorta di scuse per la moglie Courtney Love e per i suoi fan. La storia con Courtney è sempre stata molto travagliata; ma in generale la vita del cantante non è stata delle più facili tanto che arrivò a suicidarsi con un colpo di fucile. Nella canzone, Kurt dice ripetutamente “cos’altro dovrei essere?” perché consapevole della sua identità un po’ tormentata. Sarebbe una sorta di dichiarazione di addio scusandosi nella maniera per lui migliore possibile: scrivendo musica.

Ovviamente queste sono solo delle teorie raccolte dal popolo della rete: nessuno saprà mai il vero significato.

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