"Trascurano i figli per accudire i loro 12 cani": giudice toglie i figli a una coppia

È senz'altro una storia incredibile quella di una coppia di Potenza, a cui sono stati tolti i figli dal tribunale dei minori della città lucana. Il motivo? Trascuravano i figli per badare ai loro 12 cani.

È una storia davvero incredibile quella che arriva da Potenza, dove il tribunale dei minori ha imposto a una coppia una scelta a dir poco impensabile: o i cani o i figli.

Solitamente si dice che far crescere i propri bambini con degli animali sia un ottimo metodo educativo e di socializzazione per loro e che, imparando a relazionarsi con un amico a quattro zampe, i più piccoli riescano a sviluppare capacità affettive e di apertura migliori, oltre a tenere sotto controllo l’ansia. Ma cosa succede nel caso – a dir poco impensabile – in cui la cura dell’uno escluda totalmente la cura dell’altro?

Per una volta non parliamo di cuccioli maltrattati o trascurati per occuparsi dei figli, ma esattamente del contrario: di figli “accantonati” proprio per seguire le esigenze dei cani. Purtroppo non è così raro, nonostante sia inconcepibile, raccontare di figli maltrattati dai propri genitori, tuttavia è certamente il primo caso in cui una mamma e un papà vengono messi sotto accusa a causa del loro atteggiamento verso gli animali di casa.

Andiamo con ordine e ricostruiamo le tappe di questa vicenda: tutto è partito dalla denuncia di alcuni vicini della coppia, che condividono con loro una villetta bifamiliare con un ampio giardino sul retro, circa i maltrattamenti che marito e moglie, lui consulente occasionale per le pubbliche amministrazioni, lei casalinga, avrebbero inflitto ai loro animali.

L’Azienda Sanitaria Provinciale ha quindi effettuato un paio di ispezioni per verificare le condizioni igieniche e il benessere dei 12 cuccioli che, a quanto pare, non sono state messa in dubbio. Tuttavia nel giro di un mese la situazione è precipitata nuovamente, stavolta però interessando i figli della coppia: c’è stata infatti una prima segnalazione in cui si facevano presenti le condizioni di disagio per i bambini, dovute alla “scarsa igiene in cui vivono a causa dei numerosi cani custoditi all’interno dell’immobile“, seguita da una telefonata della preside dell’istituto da loro frequentato ai Carabinieri, dovuta alle eccessive giornate di assenza. Ad aggiungersi a ciò, anche la testimonianza della loro insegnante, che ha dichiarato di aver visto più di una volta i bambini sporchi e con tracce di feci canine sui grembiuli.

Dopo aver raccolto tutte quelle segnalazioni, agli assistenti sociali non è rimasto altro da fare che emettere un decreto d’urgenza con cui hanno prelevato i bambini da scuola, lo scorso dicembre.

I bambini hanno sofferto incuria, affettiva, igienica ed educativa 

Questo ha decretato il collegio del tribunale dei minori del capoluogo lucano; ma c’è di più: sempre leggendo le motivazioni che hanno spinto il giudice a far accogliere i bambini presso una casa famiglia, si evince che i genitori avrebbero privato i figli anche delle normali relazioni sociali con i coetanei, dato che, ad esempio, in occasione dei compleanni non avrebbero mai potuto godere di una festa con la torta né invitare gli amichetti a casa, proprio a causa della presenza dei cani.

Per il momento ai giudici poco importa che i coniugi siano riusciti a liberarsi di almeno la metà degli animali e abbiano completamente ripulito la villetta, né tantomeno che i figli abbiano espresso il desiderio di tornare a casa con mamma e papà; i magistrati, piuttosto, hanno persino respinto la richiesta di aumentare la frequenza delle visite presso la struttura nella quale i bambini sono ospitati, confermando il limite di una volta a settimana, anche in virtù dell’atteggiamento giudicato criticabile delle madre che, come si legge,

Li tiene in braccio […] come fossero neonati e cerca di baciarli sulle labbra, anche se loro si ritraggono.

È una storia sicuramente strana, che riportiamo dopo averne letto con Repubblica.it dorso Bari. Animali e bambini sono, forse, tra le realtà più belle da far convivere insieme, e riuscirci non è difficile, ma occorrono il giusto impegno e la volontà di farlo. Speriamo che i figli tornino il prima possibile dai loro genitori e dai loro amici animali (magari ridotti numericamente dato che 12 sono effettivamente tanti!), ma che mamma e papà, prima di riabbracciarli, abbiano davvero imparato la lezione.

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