Il coraggio di Rehsma, sfigurata dall'acido: sfila a New York e posta tutorial di make-up

Vi raccontiamo la bellissima storia di coraggio e di forza di Reshma, una giovanissima sfigurata dall'acido, che ha deciso di non piegarsi alla violenza dei suoi aguzzini ed ha reagito, diventando testimonial, modella ed esperta di bellezza seguitissima.

Reshma Quereshi era una bellissima adolescente con lunghi capelli scuri ed occhi profondi, intensi e vivaci, un’eccellente studentessa interessata ad ampliare la propria cultura, a scoprire il mondo, con un corso in informatica appena finito ed una carriera universitaria ancora tutta da cominciare. Purtroppo, però, Reshma è stata vittima di chi ancora crede che l’indipendenza femminile sia impudenza e il rifiuto di una donna verso un potenziale corteggiamento non accettabile e, soprattutto, punibile, con la violenza e la morte.

Reshma aveva appena sedici anni quando è stata brutalmente aggredita, mentre passeggiava in compagnia della sorella, da tre uomini: uno la aspettava nascosto dietro un albero, altri due le bloccavano il passaggio a bordo di una motocicletta. L’attendevano, le avevano preparato una trappola, l’hanno scaraventata a terra, tolto il velo, e le hanno gettato addosso dell’acido solforico, altamente corrosivo. Forse perché lei aveva declinato le avance di uno dei tre, forse perché la sua bellezza prorompente, ma pulita, fresca, era ingestibile per gli uomini del suo villaggio.

Portata all’ospedale, Reshma è stata curata solo dopo 5 ore dall’aggressione, perché i medici hanno dovuto attendere che la polizia espletasse prima tutte le pratiche seguenti alla denuncia, comprese le fotografie al suo volto massacrato: l’acido è così riuscito non solo a corrodere lo strato superficiale della pelle della ragazza, ma ad entrare in profondità, ledendo in maniera definitiva i nervi, i tessuti, e facendole perdere l’occhio sinistro.

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Reshma prima dell’aggressione (Fonte: Web)

Subito dopo la brutale violenza che l’aveva sfregiata per sempre, Reshma ha pensato al suicidio, perché riteneva che la sua vita fosse ormai stata rovinata: la ragazza che sognava di costruirsi una carriera, di studiare, magari di diventare una dottoressa in grado di aiutare i tanti bisognosi della sua terra non si riconosceva più, guardandosi allo specchio. Ma poi ha capito che non poteva permettere che i suoi aguzzini vincessero su di lei, che se avesse mollato avrebbe fatto esattamente ciò che loro volevano, così ha reagito, prima sottoponendosi a numerosi interventi per sistemare il volto, poi decidendo di diffondere la sua storia, il suo messaggio, per tutto il paese, così da far capire alle altre -tantissime- vittime di aggressioni con l’acido di non essere da sole, e di dover trovare la forza per andare avanti, nonostante tutto.

Ha incontrato Ria Sharma, fondatrice di “Make Love Not Scars“, un’organizzazione no-profit che si occupa proprio delle donne che in India subiscono, quasi quotidianamente, violenze o vengono sfregiate dall’acido dai compagni, dai familiari, o dagli uomini che rifiutano.

Insieme, le due donne hanno promosso la campagna #EndAcidSale, che punta appunto a far cessare la vendita libera di acido, e Reshma ha trovato un modo piuttosto particolare, ma estremamente efficace, per portare avanti questa battaglia: sul suo canale YouTube, infatti, posta continuamente dei tutorial per insegnare alle sue coetanee come truccarsi alla perfezione, dispensa consigli di bellezza, intervallati però anche da messaggi più profondi, tesi a portare a galla proprio il tema dei crimini sulle donne. I suoi video sono talmente seguiti da sfondare facilmente il muro del milione di visualizzazioni, come è successo lo scorso anno per il video sulle “perfette labbra rosse”, seguito da 1,3 milioni di persone.

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Troverai facilmente un rossetto rosso in commercio, proprio come l’acido concentrato – spiega Reshma al termine del video-, ecco perché, ogni giorno, una donna diventa vittima di un attacco.

Ma il nuovo percorso di Reshma come testimonial contro la violenza sulle donne non finisce qua: è infatti stata ingaggiata dalla FTL Moda, società di fashion che celebra proprio la diversità nelle sfilate, con l’hashtag #TakeBeautyBack. Ha collaborato con Global Disability Inclusion e Fashion Week Online assieme ad altre modelle “diverse” come Madeleine Stuart, modella con la sindrome di Down, o Shaholly Ayers, una amputata congenita.

Tanto che, alla ultima fashion week di New York, Reshma ha sfilato in passerella avvolta in un meraviglioso abito bianco, lungo e ricamato, realizzato dallo stilista, indiano come lei, Archana Kochnar.

Fonte: Web
Fonte: Web

Mi sento molto bene- ha detto Resham dopo la sfilata-e l’esperienza è stata bellissima, sento che mi ha cambiato la vita.

Era il primo viaggio della diciannovenne negli Stati Uniti, dopo due anni e mezzo passati in un incubo che poteva sembrare senza fine, ma da cui lei è riuscita ad uscire con determinazione e grinta.

Adesso, Reshma vuole cambiare la percezione del mondo riguardo alle donne vittime come lei, e, nel frattempo, non ha perso l’amore per lo studio: vuole terminare il liceo, e andare all’università, come ha sempre sognato.

Perché non possiamo godere della nostra vita? Quello che ci è successo non è colpa nostra e non abbiamo fatto niente di male, quindi dobbiamo andare avanti 

Quello di Reshma è un messaggio positivo, di speranza e di fiducia per tutte le donne che vivono nell’ombra perché imbarazzate nel mostrare i segni che la violenza di un uomo ha lasciato sui loro corpi, senza ricordare che le donne di tutto il mondo che subiscono atti vili e crudeli di questo genere sono sempre e soltanto vittime, mai colpevoli.

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