La torta nuziale è sempre al centro dell’interesse di chi sarà sposa e sposo a breve o chi lo è stato da poco. Esistono infatti molte tradizioni relative alla torta nuziale. Una delle più note parla di surgelare la parte superiore del dolce per mangiarla in occasione del primo anniversario di matrimonio. Poi c’è una tradizione interessante della casa reale britannica: l’ultimo piano della torta nuziale viene conservato per essere consumato in occasione del battesimo del primogenito. Ma la storia che oggi raccontiamo ha qualcosa di molto, molto particolare.

I protagonisti della storia si chiamano Ann e Ken Fredericks e vivono in Florida, negli Stati Uniti. Queste due persone condividono un bel traguardo, sono infatti sposate da ben 61 anni. Ma non è questo che le rende speciali, bensì qualcosa di legato alla loro torta nuziale. Il loro anniversario si è tenuto un paio di mesi fa e Ann e Ken hanno fatto quello che fanno ogni anno nel loro giorno speciale: hanno dato un piccolo morso alla loro torta nuziale.

A questo punto ce lo immaginiamo: molte tra voi che leggete staranno storcendo il naso e immaginando il più rancido dei cibi. Ma alla fine di questo articolo dovranno ricredersi, basta fare un passo indietro. Ann e Ken si sono sposati nel 1955 e hanno conservato un piano della loro torta nuziale. Non l’hanno conservato in frigorifero o in freezer, ma in una scatola di caffè con all’interno un involucro. Il tutto ha trovato collocazione in una semplicissima dispensa, un luogo fresco e asciutto in cui il dolce non è andato a male. Si trattava di un dessert con cioccolata e frutta secca.

Ma ancora è difficile comprendere il perché questa torta nuziale non sia ancora andata a male. Non solo: Ann ha raccontato in un’intervista alla ABC che il dolce ha ancora un buon sapore, proprio come quello che aveva quando lei e Ken erano dei neosposi. E ha quindi svelato il segreto di quella che appare come una vera e propria magia dell’amore.

«La torta ha un buon sapore – ha spiegato la donna – Non è mai stata nel frigorifero o nel freezer, l’ho tenuta incartata in un drappo. Quando abbiamo iniziato con questa tradizione, il drappo era di carta forno perché era tutto ciò che avevamo a disposizione a quell’epoca. La torta non si è rovinata. Il dolce con cioccolata e frutta secca è fatto con il brandy e quindi con abbastanza alcol che non si è rovinata. Ma lasciami dire una cosa ancora – sembra ancora nera. Ha ancora il colore del cioccolato dopo tutti questi anni.»

È, da un certo punto di vista, la logica che guida, per esempio, l’uvetta sotto spirito. Per conservare l’uva – che di solito è quella spagnola oppure quella sultanina – si ricorre alla grappa, che conserva il gusto nel tempo. La capacità dell’alcol di conservare il gusto inalterato è praticamente proverbiale. Con la torta nuziale di Ann e Ken questa logica non è certo cambiata, anche se, solitamente, la bagna per le torte è uno sciroppo. Non si utilizza infatti il liquore nella sua versione schietta, ma il liquore mescolato con acqua e zucchero, ossia sciroppo, possibilmente cotto dieci minuti sul fornello.

C’è però da fare una precisazione d’obbligo: non è che la bagna di brandy della torta nuziale di Ann e Ken abbia resistito tutto questo tempo. Così la coppia di lungo corso deve provvedere a rimpinguare il dessert con del nuovo brandy. Ma non è la sola preoccupazione dei due: a quanto pare l’ultimo piano della torta sta per finire e quindi Ann teme che entrambi sopravviveranno al loro dolce nuziale. Poco male, in fondo: è semplicemente un segno che l’amore resiste al tempo e perfino a qualunque dolce, dolcissima tentazione.

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